Senso civico e appartenenza: la ricetta di Enrico Lanaro
Dapprima era sceso in campo al fianco di Vincenzo Inverso. Poi, stando alle sue parole, quando si era reso conto che, più che una campagna d’ascolto, Per un nuovo inizio era una campagna di proposizione, allora Enrico Lanaro ha deciso di muoversi autonomamente.
Così, lo scorso 29 novembre, il veterinario battipagliese si è presentato alla cittadinanza. Sulle note del Don Chisciotte di Francesco Guccini, per circa novanta minuti Lanaro ha illustrato la propria idea di Battipaglia. Alla maniera di Steve Jobs, armato di slide e microfono ad archetto, il candidato sindaco ha iniziato spiegando i canoni della propria candidatura civica: «In condizioni normali, forse sbagliando, la società civile s’affidava ai partiti politici che, con responsabilità, formavano e facevano crescere una dirigenza che poi diveniva rappresentativa in base ai valori e alle proposizioni di cui si faceva portatrice, ma adesso, in un periodo di crisi, e per un errore di selezione causato dagli interessi personali o comunque di pochi, si è rotto l’equilibrio tra la comunità e la rappresentanza». Una situazione che, secondo le parole dell’imprenditore, potrebbe portare a una pericolosa deriva rivoluzionaria.
Per quanto attiene il programma, al momento, il Movimento Pro Sindaco promuove una sola idea fondamentale. «Noi e il nostro programma, che a oggi possiamo estrinsecare solo nel suo punto principale, siamo la forza che identifica l’insuccesso, a Battipaglia, di una visione politica attuata nella totale assenza di una comunità, di una società civile attiva – ha spiegato lo stesso Lanaro – e il punto principale del nostro programma è la costruzione di un senso civico, un senso di appartenenza che crei le basi di sviluppo e crescita del territorio». Ed è così che il movimento a sostegno di Lanaro ha proposto lo slogan «Battipaglia necessita dei battipagliesi». In altre parole, il Movimento Pro sindaco si propone di creare una comunità battipagliese più unita, che si prenda cura del bene comune.
Alleanze? Lanaro non le esclude. Pur confermando la propria civicità, infatti, il veterinario non ha fatto mistero della propria tendenza verso la destra socialista. Nonostante ciò, Lanaro non esclude ampie alleanze, purché si tratti di forze moderate: «La mia posizione puramente civica si può aprire ad accordi trasversali con tutte le forze civiche e di rappresentanza politica moderata – ha spiegato il candidato – e, in tal senso, non rifiutiamo inviti a partecipare a tavoli di coalizione a condizione, però, che queste siano realmente rappresentative». E, in questo ambito, il Movimento non esclude le primarie.
Conclusa la presentazione, Lanaro s’è prestato alle domande del pubblico. Per primo ha spiegato i motivi del proprio allontanamento da Inverso. Poi ha scherzato sulla propria malattia, spiegando di godere di buona salute. Ha affrontato, poi, questioni delicate, come la situazione della scuola De Amicis: «C’è chi propone di abbatterla e di ricostruirla, ma per il momento – ha dichiarato il veterinario – non ci sono i soldi neanche per abbatterla».
Nella foto: Enrico Lanaro