Ciotti non aspetta

CiottiPietro
«Il futuro si crea, non si aspetta». Parola di Pietro Ciotti e dei soci di Comunità Storia & Futuro. Nella serata di venerdì 27 novembre, all’interno dei saloni parrocchiali della San Gregorio VII, s’è tenuta l’assemblea annuale dell’associazione presieduta dal sindacalista battipagliese. Ci si incontra per gli adempimenti statutari, e ci si racconta quanto fatto nel corso degli ultimi dodici mesi e, soprattutto, cosa c’è in cantiere per l’anno a venire, che è quello delle agognate elezioni amministrative in città. Poi, però, ci si ritrova dinanzi i primi manifesti elettorali di Ciotti, che fin dal 2013 non aveva mai fatto mistero delle proprie intenzioni di correre per la poltrona di primo cittadino. Nell’era dei social, l’hashtag è immancabile. E il cancelletto a corredo dei poster di Ciotti parla d’una #battipagliadacambiare. C’è il logo dell’associazione, e poi quella massima sul futuro da creare. E un messaggio chiaro: “con Pietro Ciotti candidato sindaco”. La più chiara ufficializzazione della discesa in campo dell’ex segretario provinciale della Cisl viene dai giovani dell’associazione. Sono stati loro, infatti, a elaborare e far stampare i primi manifesti, facendo una sorpresa gradita a Ciotti. «Soprattutto ai giovani – fa sapere Ciotti – si rivolge la nostra azione, ed è a loro che pensiamo quando parliamo del futuro che vogliamo e del cambiamento che vogliamo realizzare per Battipaglia».
Il terzo anno di Comunità Storia & Futuro, dunque, s’apre con le prime conferme ufficiali.
E di argomenti scottanti, negli ultimi dodici mesi, CSF ne ha affrontati molti: ora che s’inizia a parlare d’elezioni, appaiono chiare quelle che dovrebbero essere le priorità alla base del programma di Ciotti.
Al centro c’è il Puc. Il sindacalista e i suoi apprezzano gli sforzi messi in campo da Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Carlo Picone, commissari straordinari che reggono le sorti della città, in materia di pianificazione urbanistica. Eppure non hanno mai nascosto d’essere dalla parte di chi ritiene che la progettazione del nuovo piano non spetti all’attuale amministrazione, ma sia compito della classe politica che, tra qualche mese, s’insedierà a Palazzo di Città.
Tra il 2014 e il 2015, CSF ha elaborato le proposte relative alle infrastrutture, presentate a giugno scorso. «Nelle tavole presentate – spiega Pietro Ciotti – c’è un lavoro enorme, portato avanti dai tecnici dell’associazione e dai giovani, in maniera tale da ridisegnare, in un nuovo e avanzato livello, il futuro della città». L’idea è quella d’un anello, una strada di collegamento esterna all’area urbana che decongestioni il traffico e renda più vivibile la città.
A breve, gli uomini di Ciotti presenteranno le idee relative alle attività produttive e manifatturiere e ai servizi, alla vivibilità urbana e alla vita sociale.
Pare eccessivo parlare di fuga in avanti, ma quel che è certo è che la posizione politica del sindacalista s’è notevolmente consolidata. Vanno comunque sciolti i nodi al pettine del Partito democratico: per ora, tra le anime del Pd, a proporsi come candidati sindaco sono stati solo Ciotti e Nicola Vitolo. Spetterà alla direzione dem assumere delle decisioni ma probabilmente, senza Nicola Landolfi in campo nelle vesti di federatore del centrosinistra, il sindacalista e l’architetto si contenderanno la fascia tricolore alle primarie. E potrebbero pure siglare un patto d’acciaio ai danni dei candidati non tesserati: entrambi, infatti, potrebbero rimanere in campo, supportati da civiche nate dalle rispettive associazioni, se alle consultazioni interne trionfasse un non tesserato.    

11 dicembre 2015 – © Riproduzione riservata
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