Io ricordo le “cumprese” | di Alfonso Cataldo
Egregio direttore,
ho letto con piacere il ricordo di Daiberto Petrone sul numero 242 di Nero su Bianco e, posso dire con orgoglio, che anche io “vi nacqui” nelle “cumprese”, come ho sempre sentito chiamarle nel nostro dialetto. Erano gli ultimi giorni del 1938 (…) e precisamente in quello che negli schizzi viene identificato come cortile numero 2 al lato di via Olevano.
La casa ove nacqui era stata assegnata ai nonni materni: Adiletto Raffaele e La Terza Raffaela al piano superiore e a quello inferiore ai miei genitori, Cataldo Carmine Antonio e Adiletto Giuseppina. Di quella casa ricordo la scala interna che salivo gattoni per andare dai nonni e dalla quale scappavamo per andare nelle grotte sotto il Castelluccio per ripararci dalle bombe.
Sono da anni “un battipagliese fuori da Battipaglia” (…), ma i miei ricordi delle “cumprese” sono rimasti sempre vivi e i risultati della vostra ricerca mi hanno riportato alla memoria tanti ricordi, come ad esempio il signor Spirito, dipendente comunale e residente nelle comprese, che nel periodo estivo per abbattere la polvere che si alzava al passaggio dei rari autocarri, bagnava la strada polverosa di via Olevano con un idrante messo sul lato della strada.
Ricordo poi l’oratorio in lamiera, la caserma dei Carabinieri e a fianco la Banca d’America e d’Italia, la casa delle sorelle Petrone, che davano ripetizioni agli alunni delle elementari, il salone da barbiere di Vincenzo, che dava lezioni di boxe nel piazzale di fronte alla chiesa, la nascita del Cinema Cannalonga detto Ting-Ting; e Francese, il meccanico, che la domenica mattina scorazzava per via Roma con la sua monoposto e infine l’orchestra che allietava clienti e passanti davanti al Bar Pierino.
Il tutto girava attorno alla zona delle comprese, zona considerata “Battipaglia”, da dove si partiva per andare alla stazione ferroviaria, in via Littoria, dove c’era ’o Municipio, a Sant’Anna, abbascio ’a Stella per raggiungere il mulino (…).
Sarebbe bello poter recuperare delle vecchie foto dell’epoca, ricorderemmo meglio anche altri fatti da non dimenticare.
Comunque, complimenti per quello che Nero su Bianco sta facendo. Cordialmente,