Primarie del centrosinistra: c’è l’accordo
Il 6 marzo le primarie di coalizione con Pd, Scelta civica, Psi, Repubblicani, Polis SA, Iniziativa popolare e Campania libera. Lanaro ci ripensa
Lo scorso 25 gennaio, a termine dell’ennesimo incontro fra le parti, è stato ufficialmente firmato il documento di intesa (vedi foto in basso): «Il Partito democratico, Scelta civica, Psi, Repubblicani, Polis SA, Movimento pro sindaco, Iniziativa popolare, Campania libera, riconoscendo il momento difficile per la nostra comunità, dopo tre anni di commissariamento, di necessità per riportare Battipaglia nei circuiti sovralocali e di sviluppo, si impegnano a costruire un’alleanza ampia e coerente in grado di garantire stabilità al governo della città nel segno del rinnovamento e della disponibilità scegliendo il proprio candidato attraverso un programma condiviso e le primarie del 6 marzo». Firmato da Davide Bruno e da tutti i rappresentanti delle forze scese in campo, per comporre la coalizione di centrosinistra. Fra gli aderenti, anche Nicola Vitolo e Pietro Ciotti, che, pur rimanendo civici, non hanno firmato il documento in quanto già iscritti al Partito democratico e, dunque, rappresentati dal segretario cittadino. Assente, invece, l’Udc che pure in un primo momento era parsa disponibile al confronto. Si conferma anche l’assenza del segretario provinciale, Nicola Landolfi, che dopo una lunga riflessione a cavallo delle festività natalizie, ha definitivamente abbandonato ogni idea di candidatura a sindaco di Battipaglia.
Chi non è mancato all’appello, invece, è stato Enrico Lanaro. Dopo una prima generica disponibilità, data in occasione della presentazione presso il cinema Bertoni, il veterinario battipagliese era rimasto in attesa degli eventi. Pur avendo incassato l’appoggio di Scelta civica e del gruppo provinciale dell’Udc, Lanaro non aveva infatti sciolto le riserve circa il proprio ruolo nei confronti del Pd e della coalizione. Nonostante ciò, l’aspirante sindaco ha aderito al documento (c’è la firma del suo delegato), salvo poi precisare la propria posizione: «Si continua a fare il mio nome, tra le candidature possibili, ma io non ho mai espresso questa volontà – ha proseguito Lanaro – posso solo intendere che mi vorrebbero come espressione unitaria, e mi lusinga che vedano in me il futuro, ma al momento non è nei piani della mia campagna elettorale». Una posizione, che ha deluso lo stesso segretario cittadino, Davide Bruno: «Sono molto dispiaciuto per le parole di Lanaro; il problema che emerge è la mancanza di affidabilità e di rispetto di chi dovrebbe candidarsi a rappresentare la città, tirandosi fuori da un confronto democratico».
Per il momento, dunque, oltre la data, l’unica certezza restano i requisiti per accedere alla competizione. Secondo le indicazioni del segretario Davide Bruno, insieme alle consuete 250 firme di appoggio, sarà necessario indicare anche i primi 12 potenziali candidati al consiglio comunale. Un modo per ridurre il parterre di nomi, che al momento appare ricco. Oltre Ciotti, Vitolo e Lanaro, infatti, sarebbero pronti a correre alle primarie battipagliesi anche l’ex sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, il medico Pierdomenico Di Benedetto e l’avvocato Carmine Galdi.
Analogamente al Partito democratico, anche il Movimento 5 stelle prova a trovare la quadra. Sebbene il “non-partito” risulti ancora diviso, le due anime stanno provando a trovare una mediazione per andare unite allo scontro elettorale. Un’impresa non semplice, considerate le aspre divisioni interne, che non di rado hanno portato a zuffe telematiche. Da un lato e dall’altro, comunque, entrambi gli schieramenti hanno sottolineato il diverso iter che sta seguendo il Movimento. A differenza di quanto avvenuto nella prima parte della campagna elettorale, il M5S non si unirà intorno al nome del candidato sindaco. In un primo momento saranno scelti i nomi dei candidati consiglieri e, soltanto dopo, quello del candidato sindaco.