Con chi sta Ciotti? Con chi va Oddati?
All’indomani delle primarie, i battipagliesi si domandano cosa farà Pietro Ciotti in vista delle prossime elezioni amministrative. Ai taccuini di Nero su Bianco, il presidente di Comunità Storia & Futuro ha lasciato chiaramente intendere che non è da escludere che il centrosinistra possa ritrovarsi con un secondo aspirante sindaco. Ciotti, infatti, non ha apprezzato particolarmente l’operato del Pd battipagliese subito dopo quel controverso 6 marzo.
«Dopo aver perso le primarie – spiega il sindacalista – il partito avrebbe dovuto portare avanti un ragionamento completamente diverso, avviando un’analisi interna per cercare di individuare le criticità, e invece i vertici del Pd si sono ciecamente autoproclamati vincitori».
Una critica che colpisce anche il segretario cittadino, Davide Bruno. Di lui, Ciotti dice che «non deve assolutamente dimettersi, ma per ora è meglio che non si metta a fare altri danni».
Queste le richieste del presidente di Comunità Storia & Futuro: «Chiedo al Pd di fare autoanalisi, chiedo un mandato per rappresentare il partito ai tavoli di contrattazione con Enrico Lanaro e, soprattutto, chiedo che il Pd porti avanti una linea di netta discontinuità rispetto all’ultima amministrazione, che è quella di Giovanni Santomauro».
Sulla vittoria del veterinario, a detta di Ciotti, si staglierebbero due grandi ombre: «Ci sono dei voti arrivati dal centrodestra; oltre a questo, la sera del 6 marzo, attorno a Lanaro, festeggiavano persone che, rispetto al passato, non rappresentano alcuna discontinuità».
Proprio per questo, Ciotti potrebbe decidere di andare avanti da solo: «Se il centrosinistra, e in particolare il Pd, non romperanno col passato, allora noi andremo avanti da soli». Ogni decisione, ad ogni modo, sarà presa dopo Pasqua. Ma il buon Pierino non risparmia una frecciatina anche al suo probabile compagno di cordata, Nicola Oddati. «Anche Nicola ha contribuito alla mia sconfitta ma, al momento, il fatto che lui sia d’accordo con me non può farmi altro che piacere».
Lo stesso Oddati non sembra aver riposto le armi. «Sto decidendo se e con chi proseguire il progetto politico condiviso con tanti amici. Una cosa è certa: non sosterrò Lanaro, non sono disponibile a correre per portare voti a chi, a parer mio, non è adeguato al ruolo di sindaco. Andrò al direttivo del Pd (mercoledì 23 marzo, ndr) per spiegare la mia posizione: il Pd deve rivendicare e ottenere ruoli chiave nella compagine di governo, altrimenti non mi interessa essere della partita».
Potrebbe formare una lista indipendente, magari guidata da Ciotti? «Non lo escludo. In quel caso è auspicabile che non ci sia una lista Pd “ufficiale”. Comunque ancora non ho deciso. Ne discuteremo anche col mio amico Nicola Landolfi, è lui il mio interlocutore; Bruno ha dimostrato di non essere all’altezza della situazione».
Nella foto: Pietro Ciotti e Nicola Oddati