Enrico Lanaro: con me solo nomi nuovi
Enrico Lanaro, il candidato della coalizione di centrosinistra, si è finalmente presentato alla città. Lo ha fatto nel giorno della pace, la domenica delle Palme, quasi a invocare quella serenità politica che a Battipaglia manca ancora. Lo hanno dimostrato appieno le scritte, che, a poche ore dal comizio del candidato sindaco, sono comparse su via Mazzini. Davanti alla sede di un altro candidato sindaco, Gerardo Motta, sconosciuti hanno tracciato sull’asfalto scritte riferite agli stessi Motta e Lanaro, e all’ex sindaco Alfredo Liguori.
Ma la domenica delle Palme è stato il giorno della verità per la coalizione. Lanaro, il leader che non vuole essere leader (secondo le sue stesse parole) è salito sul palco in veste di guida del centrosinistra. E poco è importato se su quel palco non erano presenti gli altri candidati alle primarie. Ciotti, Oddati e Galdi verranno poi o non verranno affatto. Per adesso, però, ci sono i giovani, che con lui si sono presentati alla cittadinanza. «Giovani, nuove figure che parteciperanno alla costituzione delle liste – ha detto il veterinario battipagliese, dopo un breve attacco alla stampa – tutti potranno vedere i nomi, le liste, per cercare parentele o collegamenti, ma non ci saranno, con Lanaro solo persone nuove».
Poco prima, infatti, il candidato del centrosinistra aveva difeso la classe politica che l’ha preceduto: «Non pensiamo al gossip, non credo che la politica vecchia sia tutta cattiva, ma non commetteremo gli stessi errori del passato – ha detto Lanaro – se ho rapporti di amicizia, non significa che questa gente prenderà decisioni, quelle le prendo io con miei amici che non hanno mai avuto incarichi a Battipaglia e con la coalizione, che risponde a caratteristiche di puro rinnovamento».
Il candidato sindaco, che pochi giorni prima era stato a Roma, dove aveva partecipato al Cantiere dei moderati, è poi passato a fare degli accenni al suo programma politico. «Cultura tra i primi punti, partecipazione dei giovani e, poi, occorre dare una mano all’associazionismo – ha spiegato il candidato – nei primi trenta giorni dall’insediamento già sarà fatto qualcosa». Lanaro ha anche annunciato che già all’apertura della campagna elettorale presenterà la squadra di governo.
Prima di licenziare gli astanti, circa un centinaio, Lanaro non ha perso l’occasione di bacchettare quanti hanno gettato veleno sulla coalizione e sul candidato stesso: «Basta cattiverie, raccogliamo idee – ha esortato – dopo aver costruito la coalizione, dopo le primarie, adesso occorre l’unità: allo stato attuale sono leader e candidato sindaco della coalizione, aperto ad altre forze, organizzazioni e associazioni». Non è mancato un riferimento alle elezioni primarie, che si sono tenute lo scorso 6 marzo: «I battipagliesi hanno fatto vincere Battipaglia, non me – ha detto – criticare il voto significa criticare chi sotto la pioggia ha votato». Sull’ipotizzata presenza di votanti di destra, Lanaro ha spiegato il fenomeno come la ricerca di una collocazione politica dei moderati. «Il progetto Lanaro può dare risposte a Battipaglia – ha concluso – ma è legato alla partecipazione critica dei cittadini, che sono linfa prima, durante e dopo elezioni».
Nella foto: Enrico Lanaro durante il comizio del 20 marzo