Ampia scelta

[di Francesco Bonito]

251-editorialeQuando leggerete questo numero, saranno stati confermati i nomi dei candidati sindaci, chiuse le liste e noti tutti i candidati consiglieri comunali. Noi siamo andati in stampa prima e non possiamo soddisfare la vostra legittima curiosità. Essendo un quindicinale, però, abbiamo il vantaggio di poter riflettere su ciò che accade e di voler approfondire alcune notizie. Questa è la nostra vocazione; e anche in occasione delle ormai vicine elezioni proveremo a informarvi nel modo più corretto, equidistante e trasparente possibile. Come accade in questo numero, nel quale troverete angoli diversi da cui guardare al prossimo appuntamento elettorale: una ripassata all’ultimo consiglio comunale eletto prima dello scioglimento, un’intervista a quattro illustri “ex” della politica cittadina, i messaggi elettorali di Cecilia Francese e Ugo Tozzi (sempre evidenziati come spazi autogestiti), e il resoconto del primo comizio di Gerardo Motta. Un modo trasparente di presentare schieramenti e candidati, distinguendo la notizia dal commento, l’intervista dal redazionale, che ci ha contraddistinto dal lontano 2005. Un tentativo di tenere Nero su Bianco equidistante dalle forze in campo, che non è una scelta qualunquista, ma sottolinea che le diverse opinioni personali dei redattori, mai censurate, non esprimono il “pensiero unico” del giornale. La presenza di diversi punti di vista contraddistinguono Nero su Bianco e, a parer mio, lo arricchiscono.
Ribadita questa doverosa premessa, l’invito che facciamo ai lettori è quello di informarsi, di scegliere consapevolmente, di avvicinarsi al voto con fiducia, senza piagnucolare – come fanno certi – recriminando che a Battipaglia non cambia mai niente, che sono sempre gli stessi a spartirsi le poltrone, e altre banalità del genere. Frasi senza senso alla luce del numero di candidati sindaci (nove, otto?) o degli aspiranti consiglieri comunali (seicento, settecento?). Bene, vorreste farci credere che tra i candidati sindaci non c’è una persona all’altezza di ricoprire quella carica o di far meglio dell’ultimo? Oppure, su più di seicento potenziali consiglieri, non c’è un nome degno di essere votato? “Ma mi faccia il piacere!” direbbe Totò.
Basta con le lamentele qualunquiste e con l’autocommiserazione, reagite alla rassegnazione. La scelta è ampia e l’offerta non è scarsa, tutt’altro. Perciò informatevi, leggete i giornali, ascoltate i comizi, seguite i candidati, valutate la loro credibilità. E scegliete.

6 maggio 2016 – © Riproduzione riservata
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