Nuovo cimitero: vicenda eterna

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A pochi giorni dall’insediamento del nuovo sindaco e della giunta, Cosimo Panico, portavoce del Comitato di Rappresentanza dei Lavori Cimiteriali, ha ricominciato a pungolare la macchina amministrativa comunale in merito agli spinosi interrogativi relativi ai lavori per il nuovo cimitero.
L’uomo ha chiesto al sindaco, Cecilia Francese, di tirar fuori le relazioni e i grafici del progetto definitivo, del progetto esecutivo e del progetto di variante.
«Chiediamo di conoscere tutte le varianti in corso d’opera adottate finora dal Comune rispetto al progetto esecutivo approvato, con l’indicazione delle relative delibere e degli importi».
Una quaestio intricata, dal momento che sull’eterna vicenda relativa ai nuovi lotti cimiteriali c’è anche la lente di ingrandimento degli inquirenti della Procura della Repubblica di Salerno che, a seguito dell’esposto ai danni del Comune presentato ai principi di aprile 2015 dallo stesso Panico, vogliono vederci chiaro.
Uno dei più grossi nodi irrisolti è ancora in quel ribasso del 35% rispetto all’importo a base d’asta.
«Nell’avviso pubblico – denuncia di nuovo Panico – è previsto che l’importo effettivo del lotto avrebbe dovuto essere determinato in via definitiva successivamente all’aggiudicazione delle opere, tenendo conto del ribasso del 35% offerto in sede di gara dall’impresa. Contrariamente a ciò, tuttavia, il Comune di Battipaglia pretende il saldo senza tenere conto del ribasso offerto in sede di gara».
In effetti, nel 2010, gli assegnatari dei lotti presero a sborsare i quattrini in base ai 13 milioni inizialmente previsti, senza che Palazzo di Città tenesse conto del ribasso offerto dall’associazione temporanea d’impresa che s’era aggiudicata il lavoro.
«Il costo del progetto originario del nuovo cimitero – aggiungono gli uomini del comitato – era di gran lunga inferiore a quello attuale, che è stato fatto lievitare notevolmente con alcuni accorgimenti. In contrasto con la prassi finora utilizzata, le cappelle sono state costruite in proprio, e ciò ha comportato un notevole ritardo delle opere, con successivo aumento dei costi».
D’altronde c’è una spinosa discussione per quel che riguarda l’individuazione di chi dovrà sostenere il costo delle infrastrutture primarie (strade, marciapiedi, parcheggi, illuminazione, ecc.) e secondarie (servizi igienici, tempio comune, uffici, ecc.). Sempre cinque anni fa, infatti, l’allora responsabile del procedimento rispose così a un’istanza di Panico: «l’ampliamento del cimitero è un progetto a totale carico dei privati e dunque ogni richiedente per quota parte contribuisce anche alla realizzazione delle infrastrutture primarie».
Eppure il cimitero è pubblico, e i costi delle infrastrutture primarie e secondarie dovrebbero essere a carico del Comune.
Una lunga vicenda, che ebbe inizio nel lontano 2010, quando l’allora sindaco, Giovanni Santomauro, diede il la ai lavori di ampliamento del cimitero di Battipaglia, mettendo in vendita tumuli e cappelle. Tutto sarebbe dovuto terminare nel 2013, ma ad oggi la consegna definitiva dei lavori appare ancora come un lontanissimo miraggio.

15 luglio 2016 – © Riproduzione riservata
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