Oggi ztl, domani isola pedonale?
A volte ritornano. Passano gli anni, cambiano le amministrazioni, ma le discussioni sembrano essere sempre le stesse. Da circa un decennio infatti si sprecano gli scambi di pareri in merito al se ed al come sviluppare un’area dedicata ai pedoni battipagliesi al centro della città. Veniamo ai fatti: l’amministrazione comunale, con un provvedimento della giunta, ha istituito a partire da domenica 11 settembre e fino al 31 dicembre 2016, la zona a traffico limitato (ztl), nel tratto di via Mazzini che parte da piazza Conforti e termina all’incrocio con via Pastore. Tale decisione, seguita alla sperimentazione eseguita nel mese di agosto, sarà limitata a tutte le domeniche e ai giorni festivi dalle 10 alle 22. Diversi i motivi che hanno spinto l’amministrazione a tale decisione, dal far rivivere il centro cittadino alla riduzione delle emissioni nocive delle automobili in una strada a forte densità di traffico.
Come spesso accade, le opinioni su tale decisione sono le più disparate, ovviamente in relazione agli interessi diversi che entrano in gioco. Chi mistifica la realtà, superficialmente sintetizza che il provvedimento accontenta la maggioranza dei battipagliesi, penalizza i residenti del centro e i negozianti. Questo, a parere mio, avviene ogni volta qualcuno provi a entrare nel merito delle questioni senza limitarsi al televoto del “pro o contro”.
Andando al nocciolo della questione, sarebbe prima di tutto importante capire le differenze tra una ztl e un’isola pedonale, entrambe predisposte alla valorizzazione ed alla protezione di ambienti cittadini, con la differenza che la prima si configura con un limite temporale, peraltro con l’esclusione per alcuni mezzi (residenti, mezzi di servizio, mezzi di emergenza) e quindi, a differenza della seconda, poco calzante relativamente allo spazio pedonale da tutti invocato. L’idea dell’isola pedonale invece, ad oggi sembra essere quella col maggior numero di fan, al grido di “pavimentiamola”, cosa che metterebbe d’accordo grandi e piccini, e rappresenterebbe sicuramente una forte inversione di tendenza nel tessuto urbano cittadino. Chiaro che, come ha espresso di recente l’associazione dei commercianti Rinascita, prima di questo sarebbero necessario garantire i servizi minimi di igiene e decoro urbano, così da dare un senso a progetti di questo taglio. Insomma, prima l’ordinario e poi lo straordinario, sarebbe l’indicazione. Nel frattempo è in atto una petizione popolare per la costituzione di un’isola pedonale nella zona delle vecchie comprese, nei pressi del Santuario. Chissà che quella zona, la parte storica della città, non possa rappresentare il futuro, il primo passo di una grande stagione di riorganizzazione urbana.