La BCC Battipaglia vicina alla fusione con Salerno e Serino

CassaRuraleCostruttivo e ricco di contenuti l’incontro tenutosi la settimana scorsa a Battipaglia tra i consigli di amministrazione, i collegi sindacali e le direzioni della Cassa Rurale ed Artigiana Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella, la Banca di Salerno Credito Cooperativo e la Banca di Credito Cooperativo di Serino in vista della fusione. Nel corso dell’incontro, infatti, sono anche state presentate da Francesco Romito, del network mondiale Ernst & Young, le linee guida del Piano Industriale di Fusione elaborato e presentato a Banca d’Italia.
«Questa fusione arriva in un momento storico particolare in cui il mondo bancario sta rapidamente cambiando – ha dichiarato il presidente della Cassa Rurale di Battipaglia, Silvio Petrone – e i grandi gruppi multinazionali lo stanno facendo secondo le loro esigenze, ma anche alla cooperazione di credito è richiesto un modo nuovo e più fedele di essere cooperativa. La fusione con le Bcc di Salerno e Serino – ha proseguito Petrone – rientra anche in una logica di un riposizionamento strategico della cooperazione di credito su territori in cui i semi del Credito Cooperativo hanno già dato frutti e hanno un’importante presenza. Il tutto per permettere un’interrelazione più ampia ad una compagine sociale attiva e numerosa e permettere così un servizio ai soci e alle comunità sempre più fruttuoso».
Piena condivisione al progetto è arrivata, nel corso dell’incontro, sia dal presidente della Banca di Salerno, Angelo D’Amato, che dal presidente della Bcc di Serino, Paolo De Vivo, oltre che dagli altri consiglieri presenti.
Alla riunione erano presenti anche il presidente della Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo, Lucio Alfieri ed il direttore, Francesco Vildacci. Proprio dal presidente Alfieri sono giunte parole di pieno apprezzamento e condivisione all’operazione vista anche nel quadro della Riforma che sta interessando il Credito Cooperativo italiano.
I singoli consigli di amministrazione delle tre Bcc avevano già, nelle scorse settimane, deliberato il loro parere favorevole alla fusione delle banche. Saranno ora, dopo il vaglio di Banca d’Italia, le assemblee dei soci a dare la loro approvazione definitiva.
Quella che andrà a nascere, sarà la più grande delle Banca di Credito Cooperativo del Mezzogiorno, con oltre 8mila soci, 130 milioni di euro di Patrimonio, 200 dipendenti, 29 filiali, per un territorio che abbraccerà l’intero centro della Campania, spaziando tra le province di Salerno e Avellino, per un totale di 53 comuni. Con una popolazione servita, al momento della fusione, di circa 730mila persone e oltre 53mila imprese produttive. E in cui la Cassa Rurale risultante dalla fusione rappresenterà oltre il 12% di tutti gli sportelli bancari del territorio. Ma soprattutto con un Piano Industriale proiettato al futuro attraverso una serie di progetti che porteranno l’esperienza del Credito Cooperativo ad essere sempre più volano dei territori, senza mai perdere le proprie peculiarità che risiedono nei valori fondanti del localismo, della cooperazione e della mutualità. Quella che si creerà, sarà per molti versi una realtà nuova, ma che terrà salve le proprie radici ed i propri valori.

7 dicembre 2016 – © Riproduzione riservata
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