Giunta Santomauro, per la Corte i conti non tornano

Sul Comune di Battipaglia, ancora una volta, la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti. Inviti a dedurre notificati agli ex amministratori. L’ipotesi sarebbe un danno erariale.
Nel mirino dell’organo di controllo sarebbe finita la delibera di giunta comunale 197 del 13 novembre del 2009, approvata dalla squadra assessoriale guidata dall’ex sindaco Giovanni Santomauro. Un atto di governo riguardante i lavori di completamento della casa comunale, e di preciso l’approvazione d’una perizia di variante per la realizzazione d’un impianto di trigenerazione all’interno del municipio, con un importo netto aggiuntivo di quasi 1,2 milioni di euro rispetto al contratto principale, coi costi che superarono i 4,8 milioni di euro.
La Corte dei Conti, però, non contesta la variante in corso d’opera. Nel mirino del procuratore regionale Michele Oricchio, infatti, sono finiti i 2 milioni d’euro di fondi Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che, accanto ai 5,3 milioni d’un mutuo concesso dalla Cassa depositi e prestiti, sarebbero stati stanziati in precedenza. Quei soldi facevano parte d’un tesoretto del quale Battipaglia poteva beneficiare grazie alla legge 219 del 1981, che disponeva interventi economici a supporto delle popolazioni colpite dal disastroso terremoto del 1980 in Irpinia. Fin dal 1995, con un piano di riparto, 3 miliardi di lire erano stati stanziati per la Casa comunale, che rientrava tra gli edifici danneggiati dal sisma, e si stabilì che le rimanenti quote venissero destinate agli immobili privati danneggiati da quel terremoto. La delibera di novembre 2009, ad ogni modo, prende il là pure da un piano esecutivo di gestione, determinato a settembre del 2005, al quale il responsabile comunale dei servizi finanziari diede il via libera con parere positivo. All’epoca si prese atto del parere di regolarità contabile sull’utilizzo dei due milioni di euro.
La Corte dei Conti, tuttavia, vorrebbe esaminare più a fondo la vicenda. Pertanto a Santomauro, agli altri membri della giunta comunale e alla segretaria generale dell’epoca, sarebbero stati notificati questi inviti a dedurre, a seguito dei quali l’ex sindaco e gli altri dovrebbero presentare entro 45 giorni dalla notifica delle memorie difensive. «Sono tranquillo e sereno – dichiara l’ex sindaco Santomauro – perché quei fondi sono stati utilizzati in maniera corretta e tutti i provvedimenti adottati sono legittimi».

24 aprile 2017 – © Riproduzione riservata
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