Cimitero senza pace


Il cimitero di Battipaglia fa di nuovo i conti con la mancanza di posti. Già lo scorso agosto, infatti, la sindaca Cecilia Francese, insieme all’assessore Stefania Vecchio, si trovò a fronteggiare la questione della mancanza di spazi per nuove sepolture. E già allora si parlò di un programma straordinario di esumazione e tumulazione. I lavori per creare nuovi posti sarebbero dovuti partire a settembre ed entro ottobre l’intervento di ampliamento del nuovo cimitero sarebbe dovuto divenire effettivo. Ad oggi, ancora nulla di tutto ciò è avvenuto.
«C’è bisogno di un’ipotesi di pianificazione anche per quanto riguarda il cimitero. Non è possibile – dice l’assessore Vecchio – costruire città dei morti, dobbiamo pensare anche ai vivi. Da anni non si fanno le tumulazioni e le attività che si fanno normalmente, tant’è vero che ad agosto avrebbero dovuto aprire e traslare 100 sepolture».
Le cause dei rallentamenti non sono chiare nemmeno all’amministrazione: «Non so a cosa sia dovuto questo ritardo. Un eterno scaricabarile. Il programma dell’amministrazione – prosegue la Vecchio – prevedeva 420 loculi nel nuovo cimitero. Il problema è che possiamo costruire quanto vogliamo ma arrivati a un certo punto si esauriscono i posti. C’è bisogno di un ricambio. Altrimenti dovremmo ricostruire altri tre cimiteri».
La situazione, secondo l’assessore all’ambiente, non ha ancora creato emergenze tra i battipagliesi. «I cittadini sono molto pazienti, per fortuna. Noi, come Ente, vorremmo più collaborazione da parte della struttura, magari con una pianificazione a monte. Prendere le tumulazioni da fare e capire quanti loculi servono. Non riusciamo ad ottenere ciò dalla struttura».
La Vecchio prosegue: «Un altro problema riguarda i trasferimenti di chi ha acquistato le nuove cappelle. Al cimitero ci sono quattro dipendenti: non sono tanti in relazione alla grandezza. Il settore tecnico ne ha affidati altri tre (operai, manutentori). Il problema è che bisogna fronteggiare l’emergenza, un’ordinaria politica di gestione degli spazi ci permetterebbe di affrontare serenamente le emergenze perché dopo bisogna operare determinati trasferimenti col pericolo che si debba aspettare qualche giorno. I loculi in costruzione si faranno nel nuovo cimitero. Dunque, saranno affidati alla ditta appaltatrice senza bisogno di ulteriori gare d’appalto». Andrea Pinketts, che è un giornalista e scrittore italiano, una volta disse “Nei cimiteri, per quanti fiori ci siano, non è mai primavera”. Come dargli torto.

26 gennaio 2018 – © Riproduzione riservata
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