Ascoltare e comprendere l’ansia
[di Anna Cappuccio – psicologo clinico, psicoterapeuta]
“Ho l’ansia!” Quante volte abbiamo sentito o abbiamo pronunciato questa frase? Succede a tutti in alcuni momenti della vita di sentirsi attanagliati dall’ansia e senza scampo, una sensazione che negli ultimi tempi sembra sempre più diffusa non solo tra gli adulti, ma anche tra bambini e adolescenti.
Ma cos’è veramente l’ansia? È una sensazione di minaccia, è un vissuto profondo di preoccupazione generalizzata per qualcosa di grave che potrebbe succedere, è sentire di non avere le capacità e la forza per poter affrontare i pericoli o le sciagure che si potrebbero presentare. A differenza della paura che si attiva di fronte ad una causa reale e concreta, l’ansia emerge in modo anticipatorio, per una valutazione inadeguata di una situazione che porta ad avvertire come imminente una catastrofe che di fatto non esiste e potrebbe non esistere nemmeno nel futuro. La percezione di una situazione come pericolosa porta ad uno stato di allarme che spinge il corpo a produrre energia per poter affrontare le potenziali minacce. Per questo avvertiamo che il cuore batte più velocemente. Aumenta il metabolismo e questo ci fa avvertire una sensazione di calore e di conseguenza cominciamo a sudare. Il respiro si fa superficiale e possiamo avere la sensazione di un peso al torace, gambe e braccia si fanno pesanti e doloranti perché i muscoli entrano in tensione per prepararsi a una eventuale azione di attacco o di fuga.
Qualsiasi siano le reazioni che il nostro corpo attiva durante la crisi di ansia, la sensazione è sempre dirompente e fastidiosa. È una sensazione che invade la nostra vita senza preavviso e apparentemente senza un motivo preciso, tanto da diventare invalidante e limitare profondamente le attività quotidiane. Di fronte a questo ci chiediamo come superare e combattere l’ansia e cerchiamo vademecum e soluzioni, spesso senza risultato. Tuttavia è importante sapere che l’ansia non è tutta uguale e che le cause sono diversificate e cambiano da persona a persona. Ci può essere uno stato di ansia come reazione a una situazione problematica che si sta vivendo o una situazione di ansia più strutturata e slegata da una specifica condizione di vita.
In ogni caso, però, è opportuno non combatterla, perché lottare alimenta ulteriormente la sua forza, ma piuttosto ascoltarla, comprenderla e imparare a modularla. Il primo passo è capire quali sono i meccanismi e le associazioni interiori che la innescano, non solo quelli più evidenti, ma soprattutto quelli più profondi e nascosti. Il passo successivo è comprendere che non tutto può essere controllato e controllabile e che a volte dobbiamo inesorabilmente confrontarci con fallimenti e delusioni. Ma se pensiamo che anche il fallimento e il cambiamento possono essere un’opportunità, allora potremo finalmente godere del nostro tempo e sentire la bellezza delle emozioni dentro di noi. E se non ci riusciamo, non disperiamoci e non diamoci in pasto ai sensi di colpa, ma rivolgiamoci a un professionista che possa accompagnarci alla scoperta della nostra ansia, delle nostre risorse e del nostro mondo interiore.
31 gennaio 2025 – © riproduzione riservata
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