Auto incendiate, il cerchio si stringe

[di Antonio Abate]

Continuano le indagini della Compagnia carabinieri di Battipaglia, guidata dal maggiore Vitantonio Sisto, in merito ai tre roghi che, nelle scorse settimane, hanno coinvolto otto autovetture. Le forze dell’ordine stanno ricucendo insieme indizi e testimonianze raccolte nelle ultime settimane. Mentre per l’episodio avvenuto in via Palatucci, l’ultimo in ordine di tempo, non sono ancora chiare le cause e né vi è certezza che si sia trattato di un atto doloso, sembra sempre più probabile che i primi due incendi, quelli in via Rosario e in piazza De Vita, siano collegati tra loro e, almeno secondo una delle ipotesi investigative più accreditate, riconducibili a contrasti maturati all’interno di una comunità straniera. Il movente potrebbe essere quello “passionale”, ma non è da escludere anche una ritorsione dovuta a conflitti scaturiti da altri fattori.
I carabinieri stanno comunque lavorando su più fronti, senza scartare le altre ipotesi formulate finora. La sensazione è che la vicenda pare stia assumendo contorni più definiti, sia per quanto concerne il movente, sia per quanto riguarda l’esecutore materiale dei roghi. Appare verosimile che ci sia un legame tra i primi due episodi. Se gli inquirenti troveranno riscontri a questa intuizione è ragionevole pensare che si possa giungere in tempi brevi a individuare i responsabili.

Nella foto: Le auto incendiate in piazza De Vita

7 maggio 2022 – © riproduzione riservata

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