Barile: fu pessima la maggioranza e sterile l’opposizione
«Il più importante comune della provincia di Salerno ha raggiunto, in questi ultimi anni, la più bassa soglia di moralità e di crisi sociale di sempre.» Così Gianluca Barile descrive la situazione attuale battipagliese, dopo più di un anno dallo scioglimento del Consiglio comunale della città. «La fine dell’amministrazione Santomauro – continua Barile – da sempre contraddistinta da favoritismi e giochi personali, è stata una nota positiva per Battipaglia; Purtroppo, però, le modalità con cui si è chiusa questa triste parentesi politica hanno gettato Battipaglia in un vuoto democratico: sarebbe stato meglio lasciar terminare il mandato di Santomauro in maniera naturale, piuttosto che affidare la città a dei Commissari straordinari, che benché abbiano dimostrato di voler far patire il meno possibile alla città questo commissariamento (mostrandosi anche più attaccati alle radici di Battipaglia rispetto a tanti ex politici locali), restano comunque dei burocrati preposti a governare senza una scelta democratica dei cittadini.»
Un clima pesante e rovinoso, quello portato dallo scioglimento del Consiglio Comunale, che ha ingigantito tutte le problematiche di Battipaglia, ferme già da tempo sui tavoli istituzionali. «La profonda crisi economica a cui assistiamo, non è solo il riflesso di un più generale crollo nazionale. A Battipaglia è mancata per anni una politica locale a favore dell’industria, una politica di sostegno a tutte quelle attività che avrebbero potuto far risorgere e rivalorizzare l’intera Piana del Sele. È mancato un ponte tra la città e la politica nazionale in grado di smuovere la stagnante situazione di questa zona così ricca di potenziale.» Per Barile sono queste le cause che hanno contribuito alla chiusura dei tanti stabilimenti industriali che hanno fatto per tanto tempo la storia economica di Battipaglia; nessuno si è seduto ai tavoli istituzionali per cercare di attenuare le conseguenze di questo dissesto, nessuno ha cercato di tutelare le tante famiglie battipagliesi rimaste senza lavoro dopo la chiusura di industrie storiche, come la Paif e la BTP. È questa l’ennesima dimostrazione di come l’ultima amministrazione comunale abbia governato nell’interesse di pochi «amici, parenti, amici di parenti e parenti di amici» lasciando ai battipagliesi e agli interessi di Battipaglia solo un ruolo marginale nelle scelte effettuate.
«Dare la colpa di questo disastro amministrativo solo a chi ha governato mi sembra riduttivo. La responsabilità è anche di chi poteva ostacolare questi misfatti, ed è rimasto inerme: durante l’amministrazione Santomauro gran parte dell’opposizione è risultata sterile, priva di alcun controllo. Adesso Battipaglia deve ripartire e lo farà andando verso la “civicità”. Ormai il rifiuto verso i partiti è palese non solo dagli ultimi risultati politici regionali, (che hanno visto la sconfitta di tanti nomi di partito), ma anche sentite le voci sulla presenza di oltre una decina di candidati sindaci nelle prossime amministrative, che saranno supportati quasi interamente da liste civiche.» Un dato, quello delle probabili oltre dieci candidature, che secondo Barile può rappresentare un bene per la città, in quanto una maggiore partecipazione al confronto politico indurrebbe una maggiore democrazia (mancata in questi mesi di commissariamento), in grado di aprire un dialogo tra tutte quelle forze che avranno voglia di fare per il bene della città e per riportare il nome di Battipaglia di nuovo tra le città più fiorenti e produttive della provincia, cancellando ciò che Battipaglia ha patito negli ultimi anni. «Per cambiare le cose, dobbiamo innanzitutto augurarci – conclude – che Battipaglia smetta di essere un malato immaginario che accusa tutti i sintomi di quella sporca malattia chiamata camorra. I battipagliesi non sono camorristi! Se questa piaga si è infiltrata all’interno dell’amministrazione, per soddisfare i bisogni personali di pochi, non può essere scontata da tutta la città». Determinato, combattivo, risoluto: c’è da scommettere che alle prossime elezioni amministrative Gianluca Barile sarà candidato sindaco: un outsider che potrebbe dare molto fastidio alle vecchie volpi della politica battipagliese.