Battipaglia e il Giubileo

[di Romano Carabotta]

Tra poco più di un mese, per otto giorni, Battipaglia sarà al centro del mondo. Lo scorso 28 ottobre, infatti, l’Arcivescovo di Salerno mons. Andrea Bellandi ha comunicato che in occasione della solenne apertura della Porta Santa in Vaticano, la notte di Natale, accanto al Baldacchino della Basilica di San Pietro sarà esposta la statua della Madonna della Speranza, custodita e venerata nel Santuario della nostra città. La cerimonia darà così inizio al Giubileo ordinario 2025, dedicato proprio al tema centrale della speranza: l’immagine della Patrona battipagliese resterà lì esposta, per la venerazione dei fedeli provenienti da tutto il mondo, per l’intera ottava di Natale.

«È un grande onore per la città di Battipaglia, per gli Stimmatini e per l’intera Diocesi – commenta padre Vincenzo Sirignano, parroco della chiesa madre della città – Non è la prima volta che immagini venerate nei nostri territori siano esposte in Vaticano, ma di certo è la prima volta che ciò accade in occasione di un evento di rilevanza mondiale».

Si tratta di una grande opportunità per Battipaglia che non può passare in sordina. Si potrebbe, per l’occasione, procedere alla riqualificazione di piazza Petrone (dove insiste il Santuario), per renderla più accogliente e più pulita; approntare un piano di accoglienza dei pellegrini, con percorsi e parcheggi prestabiliti per gli autobus; organizzare servizi navetta che colleghino le zone periferiche al centro città; formare volontari alla conoscenza della storia del Santuario e della città, per poterla illustrare a chi verrà da fuori; elaborare percorsi guidati che consentano ai visitatori di scoprire la città e la sua storia. E ancora: rilanciare il sito internet (già esistente) dedicato al Santuario, inserendo maggiori informazioni e indicazioni per il soggiorno in città; approntare e pubblicizzare un piano ospitalità, in collaborazione con le strutture ricettive del territorio. E così via. 

Al momento tutto tace: nessun progetto in vista, nessuna iniziativa oltre quelle strettamente religiose. Dall’Amministrazione comunale si limitano a far sapere che “si tratta di un avvenimento eccezionale e storico” per cui “non possiamo che essere grati e disponibili per qualsiasi necessità”. 

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