Battipaglia giallo-azzurra
[di Francesco Bonito]
Un giornale iperlocale deve occuparsi di un conflitto scoppiato al centro dell’Europa? In redazione ce lo chiediamo dal 24 febbraio. Credo non ci sia una risposta giusta. Alla fine non abbiamo scelto, ma solo assecondato una necessità. Abbiamo fatto in modo che Nero su Bianco si tingesse un po’ di azzurro e giallo: in copertina e con una pagina speciale.
Non mi addentro in analisi né in previsioni; l’auspicio, quello di tutti, è che la guerra finisca presto e bene, col minor numero di vittime, con la salvaguardia della libertà e dell’autonomia del popolo ucraino, e con una duratura pace in Europa. Gli articoli di Ernesto Giacomino, di Claudia Giorleo e di Annalisa Giancarlo parlano, con tagli differenti, dell’Ucraina e di quanto fatto dai battipagliesi per alleviare le sofferenze del suo popolo. Iniziative grandi e piccole, gesti concreti o simbolici che si moltiplicano con tale velocità che è impossibile citarli tutti, come meriterebbero.
La pandemia, la crisi economica, la sanguinosa invasione dell’Ucraina decisa da Putin: sembra la sceneggiatura di un film catastrofico, ma purtroppo non lo è. Abbiamo provato a non farci sopraffare da un comprensibile scoramento e, per reagire, abbiamo riempito il giornale di vita battipagliese. I litigi della politica, la vivacità delle iniziative culturali e sociali, le imprese dei nostri sportivi. Quasi a ricordare che la vita continua a scorrere, con le sue emozioni sempre diverse, con i suoi eventi imprevedibili, con i suoi protagonisti.
Proprio la parola protagonisti è sembrata la più adatta per nominare una nuova rubrica nella quale racconteremo, di tanto in tanto, le storie di donne e uomini che si sono distinti in campo sociale, lavorativo, culturale o sportivo. Persone o storie che possano anche essere di esempio, di stimolo a rimboccarsi le maniche. Non solo volti già noti: proveremo a farvi conoscere, attraverso il racconto o l’intervista, chi ha legato il proprio destino a Battipaglia, chi ha portato in giro per il mondo il nome della nostra città, chi non si è arreso, chi ha vinto o chi ha tratto insegnamento da una sconfitta, chi è cresciuto e chi ha fatto crescere. Non la rassegna dei “migliori”, ma le storie che ci hanno colpito. Non vi chiediamo di condividere sempre la scelta, ma solo di essere indulgenti verso le inevitabili e involontarie omissioni. Se andate a pagina 6 scoprirete il primo dei protagonisti.
C’è un diciassettenne che ha fatto rimbalzare il nome di Battipaglia in tutta Italia. Si chiama Carmine Gorrasi. Di lui scrive Andrea Picariello a pagina 7. Non è ancora un protagonista, ma la citazione è più che meritata.
12 marzo 2022 – © riproduzione riservata