Battipagliese, non ti disunire!

[di Nino Iesu]

Sullo sfondo c’è il golfo di Napoli. In primo piano il regista Antonio Capuano (quello vero è stato il mentore di Paolo Sorrentino) e Fabietto, il protagonista del film. C’è uno scambio di battute forti, urlate prima della fatidica frase, la più bella: “Non ti disunire, Fabio. Non ti disunire!”. Nella frase tratta dal film È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino c’è tutto il momento della squadra bianconera. Non ti disunire, Battipagliese! 

Sembra di stare sulle montagne russe: un mese di fuoco vissuto sulla punta della sedia, con la tensione che si taglia a fette, in cui si è passati dall’esaltazione per la straordinaria vittoria di Buccino alla depressione cosmica dopo la débâcle casalinga contro l’Heraclea, passando per l’opaca prestazione infrasettimanale con l’Ebolitana. Un sali-scendi per cuori forti che ha riproposto fantasmi, paure, incertezze sul futuro immediato. 

Eppure questa Battipagliese, classifica alla mano, è ancora prima, anche se non si direbbe dalla depressione che si vive in città. Le aspettative legate al match con l’Heraclea si sono sciolte come neve al sole nel giro di trenta minuti o poco meno. Ancora una volta la società aveva chiamato a raccolta i tifosi che avevano risposto con una cornice di pubblico da pelle d’oca. Ma sembra una iattura: ogni qual volta che il popolo bianconero si muove in modo così massiccio puntualmente arriva una delusione, una fortissima delusione, che fa tornare tutti con i piedi per terra, o forse sotto terra. Campagna nei play off di Promozione, Sessana nella finale di coppa Italia: sono solo due degli ultimi esempi che confermano che quando il popolo bianconero si mette in marcia al fianco della Battipagliese, spesso poi c’è da raccogliere polvere e delusione. È più facile distruggere dopo una delusione perché manca la forza, manca il coraggio di reagire; bisogna invece rimettersi in piedi subito. La pellaccia dura c’è, il cuore è forte, il fegato ancora intatto, le gambe sono forti per rialzarsi anche stavolta, soprattutto stavolta. C’è da ripetersi come un mantra le parole di Antonio Capuano: “Non ti disunire”. Ci sono ancora dodici partite da qui alla fine per provare a raggiungere l’obiettivo: il raggiungimento dei play off nella miglior posizione possibile. 

Tutti avrebbero messo la firma per essere primi in classifica a questo punto del campionato. La squadra deve riacquisire quanto prima l’umiltà giusta per affrontare gare complicate come quella di domenica a Santa Maria di Castellabate, contro una delle squadre più in forma del momento, altrimenti il rischio di fare un’altra figuraccia è concreto. Non ti disunire, Battipagliese! 

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