Beni confiscati: un segnale forte contro la criminalità

Dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Battipaglia decretato dal Consiglio dei Ministri, erano stati in molti ad aver storto il naso e affermato con sicurezza lapidaria che Battipaglia non è, non è mai stata e mai sarà terra di camorra. Poi, ci si sveglia una mattina e, fulmine a ciel sereno, ti dicono che la centrale di spaccio di Scampia stava aprendo una succursale proprio nella tua città. Che tra gli arrestati compaiono nomi noti ai più e riconducibili a qualche protagonista della scorsa amministrazione già citato nel decreto di scioglimento. Ma gli 87 arresti sono solo l’ultimo atto di un’azione che punta a colpire le organizzazioni criminali della Piana del Sele. Per andare un po’ a ritroso nel tempo basti pensare alla moltitudine di beni sequestrati alla camorra che negli ultimi periodi sono stati affidati ad associazioni per rinascere a nuova vita. Due esempi sicuramente virtuosi sono gli orti sociali organizzati da Legambiente (nella zona attigua l’istituto Ferrari di Taverna Maratea) e il bar che si trova in via Gonzaga.
Gli orti sociali, progetto sicuramente più rodato, stanno avendo un riscontro molto positivo: «Al momento sono andati a regime circa 20 orti in cui si coltivano secondo metodo biologico diverse varietà di ortaggi tra cui il pomodoro fiaschello battipagliese – rivela Valerio Calabrese, responsabile Agricoltura di Legambiente Campania –  …c’è ancora la possibilità di fare richiesta essendoci circa 20 orti ancora liberi. In più sono stati attivati anche gli orti dedicati alle associazioni per immigrati, Ujaama e Ubuntu, e disabili Mai più soli». Nel quartiere c’è grande entusiasmo per l’iniziativa e l’inaugurazione è prevista per metà del mese di giugno.
Per quanto riguarda il bar Caffè 21 marzo, questo verrà gestito dall’ associazione Po ben r’o paes. Dato sicuramente da rilevare è l’assunzione di due giovani afferenti all’associazione e due giovani provenienti dall’Istituto a custodia attenuata di Eboli.

Negli scorsi incontri per il Puc è inoltre emerso che verrà trasferito al patrimonio del Comune un numero consistente di altri beni derivante dai sequestri alla criminalità organizzata.

 5 giugno 2015 – © Riproduzione riservata
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