Brunello, l’outsider
[di Stefania Battista]
Cinque liste in campo. Dai nomi originali: Strano amore, Rivoluzione battipagliese, Eretici, Borboni, Nuovo Psi. Ma si sa, l’architetto Bruno Di Cunzolo è stato il primo a dare vita al cosiddetto “movimentismo” in città. A lui si deve, infatti, anche la nascita di Etica, sua creatura da cui poi si è allontanato. La candidatura e le cinque liste sono state presentate il 12 luglio presso il bar Dolce Vita in via Italia. Di Cunzolo ha parlato diffusamente della distanza del proprio programma elettorale da quello di tutti gli altri candidati. «Faremo una campagna elettorale diversa. Abbiamo cominciato qui davanti ad un bar, luogo per eccellenza in cui i meridionali amano affrontare e discutere i problemi più importanti e la continueremo così. In pubblico, chiacchierando, riflettendo, proponendo. Ma anche confrontandoci con chi vorrà». Non gli manca la verve, per nulla spenta né dagli anni né, tantomeno, dalla grave delusione che lo portò ad abbandonare Cecilia Francese e che ne ha fatto il principale oppositore. L’architetto ribadisce quanto di quel vecchio programma elettorale concepito nel 2016 ai tempi di Etica per il buon governo sia rimasto lettera morta e dichiara di volerlo vedere attuato, con l’aggiunta di nuove intuizioni. È consapevole di essere un outsider, ma non ci sta a recitare il ruolo del comprimario.
Nella foto: Bruno Di Cunzolo
17 luglio 2021 – © riproduzione riservata