Cassa Rurale, cambia il nome non i valori
La fusione la Cassa Rurale e Artigiana di Battipaglia e la Banca di Salerno è realtà. L’assemblea straordinaria dei soci della Cassa Rurale e Artigiana Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella domenica 3 dicembre ha approvato a stragrande maggioranza la fusione con la Bcc di Salerno, dopo che la stessa Banca di Salerno aveva già approvato venerdì il progetto di fusione, acquisito il parere positivo della Banca d’Italia. Con la fusione viene modificata anche la denominazione che da gennaio diverrà: Banca Campania Centro – La Cassa Rurale ed Artigiana. «Un nome che nasce – ha dichiarato il presidente, Silvio Petrone – dal rispetto delle nostre radici di Cassa Rurale, ma che guarda anche avanti, verso quell’obiettivo di portare l’esperienza della cooperazione di credito in tutta quella fascia mediana della regione Campania dove tale esperienza potrà essere volano di sviluppo».
Ai lavori ha portato il suo intervento anche il presidente della Federazione Regionale delle Bcc Lucio Alfieri, che ha ricordato e ribadito il ruolo di faro della Cassa Rurale di Battipaglia nel panorama del Credito Cooperativo campano.
Quella che quindi dal 1° gennaio sarà ufficialmente Banca Campania Centro – La Cassa Rurale e Artigiana è una realtà composta da quasi 7000 soci, residenti in 39 comuni della nostra regione. Le filiali sono 26, in un territorio che va da Salerno a Serre, abbracciando i Picentini e spingendosi fino alla provincia di Avellino. I dipendenti sono 184. Il patrimonio netto è di quasi 120 milioni di euro, con un CET1 (l’indice di solidità di una banca) al 22,91% contro il 13% del sistema bancario italiano.
Nel consiglio di amministrazione della Cassa Rurale di Battipaglia entrano a far parte, fino alla prossima assemblea elettiva, due rappresentanti del cda della Banca di Salerno, indicati nelle persone degli avvocati Matteo D’Angelo e Roberto Manzo.