Cecilia Francese: stiamo facendo il massimo

[di Stefania Battista]

La sindaca Cecilia Francese si avvia verso la conclusione del proprio mandato e non ha nascosto l’intenzione di ricandidarsi. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, abbiamo voluto affrontare con lei alcune questioni che in questi giorni sono al centro del dibattito politico. La crisi economico sociale legata al covid-19 è indubbiamente la prima. 

Quali sono i provvedimenti che il Comune di Battipaglia ha preso per fronteggiare il contraccolpo economico conseguente alla pandemia?
«I Comuni non hanno grandi strumenti. Noi siamo intervenuti sui tributi comunali. Battipaglia ha sostenuto in sede Anci (Associazione nazionale comuni italiani, ndr) la cancellazione della seconda rata Imu, che il governo ha accolto, intervenendo sulla Tosap per i pubblici esercizi, e ora anche sulla Tari. Basta? Non credo. Dobbiamo mettere in campo altro, come ad esempio un fondo “prestiti comunali” in favore delle attività che si impegnano a riaprire, e un dilazionamento generale dei tributi. Per farlo il bilancio deve essere in ordine».

Molti economisti ritengono che i pareggi di bilancio non siano la strada migliore per rilanciare l’economia. Insomma si chiede un “guizzo” di fantasia, un modo per coinvolgere i privati nell’investire in città. Ha idee in proposito?
«Inserire il pareggio di bilancio in Costituzione è stato un errore frutto della stagione europea del monetarismo che ha portato ai patti di stabilità, ai tagli lineari che abbiamo pagato durante la crisi da Covid-19, al punto che oggi si rivaluta la politica keynesiana. A livello locale senza i conti in ordine hai delle penalizzazioni che vanno dalla impossibilità di contrarre mutui, alle tasse comunali al massimo, ai limiti nelle assunzioni, ai controlli contabili particolarmente rigidi. Ecco allora la necessità di rimettere i conti in ordine: se ci riusciamo, Battipaglia tornerà a respirare. Il “guizzo”? È necessario riprendere a programmare lo sviluppo territoriale: il Puc è in dirittura d’arrivo, il programma sulla fascia costiera (master plan) anche. A questo abbiamo aggiunto il protocollo d’intesa con l’Asi e la proposta di variante nell’area industriale che abbiamo presentato, oltre alla semplificazione burocratica».

Come si può ricucire il tessuto sociale battipagliese oggi piuttosto frammentato?
«La frantumazione della città è diretta conseguenza di una fortissima crisi economica che ha visto colpire duramente il nostro tessuto industriale e quello commerciale. La crisi economica ha fortemente esasperato e ampliato la forbice sociale! Noi stiamo cercando di far sì che riparta uno sviluppo economico locale, anche in un quadro di “area vasta” , visto che i nostri problemi sono gli stessi di comuni limitrofi: mantenere i servizi comunali accessibili a tutti per recuperare tutte le periferie e le frazioni perché si sentano parte della nostra città. C’è poi necessità di accrescere la partecipazione democratica: e su questo ci concentreremo nella prossima legislatura».

Lei ha ribadito più volte che intende ricandidarsi a guida della città. Ha già pronto un progetto programmatico e di alleanze?
«Noi siamo una amministrazione civica, al di là del pettegolezzo giornalistico e di qualche patetica polemica politica. Questa caratterizzazione ci consente di potere essere aperti a contributi di idee e programmi che abbiano come obiettivo l’interesse di Battipaglia. La fase dell’ascolto, quindi, anche in prospettiva elettorale, è aperta da tempo».

Quando verrà affrontata la questione Alba ecologia? 
«In questi anni abbiamo lavorato per metterne a posto i bilanci, gravati da debiti enormi e da ricapitalizzazioni farlocche, e abbiamo dotato la società di un amministratore delegato che è riuscito a portare la società a fare attivo. Alba è quindi una questione su cui l’attenzione della amministrazione comunale è massima, al punto che la tematica della sua ricapitalizzazione sarà all’ordine del giorno del consiglio comunale nella prima seduta successiva a quella del bilancio».

6 novembre 2020 – © Riproduzione riservata

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