Cecilia raddoppia

[di Francesco Bonito]

Troppo facile scegliere il titolo questa volta. Cecilia Francese riconquista la fascia tricolore, ottenendo quasi il doppio dei voti del suo antagonista, Visconti. Le elezioni, si sa, le vince chi commette meno errori: è stato così anche questa volta. Era una sfida difficile, lo stesso Visconti ne era consapevole, ma è diventata proibitiva nel momento in cui la sindaca ha realizzato quell’alchimia che le ha permesso di entrare in una straordinaria connessione empatica con l’elettorato battipagliese. Al contempo, i ripetuti attacchi alla Francese – come prevedibile – ottenevano il risultato di rinvigorire i sostenitori dell’endocrinologa e di spostare a suo favore gli indecisi. Gli spin doctor di Visconti non lo hanno capito, se non quando era ormai troppo tardi. Trasformare la competizione elettorale in un plebiscito pro o contro Cecilia Francese ha consentito alla sindaca di combattere sul terreno preferito. E il plebiscito alla fine c’è stato. Visconti ha inoltre scontato l’handicap del cliché affibbiatogli dagli avversari: venire descritto come un privilegiato scelto da De Luca come luogotenente nella trascurata provincia dell’impero, ha reso difficile allo “sfidante” far breccia negli ambienti meno “aristocratici”. Far venire De Luca a Battipaglia non gli ha giovato, anzi, ha finito per accreditare la “versione” dei suoi detrattori. Visconti ha dovuto combattere sia contro Cecilia Francese che contro lo spettro shakespeariano di De Luca che nessuno ha saputo far sparire dalla scena. De Luca fatale per la seconda volta, come nel 2016, quando contribuì alla sconfitta di Motta contro Francese, con la sua mancata epifania. Inoltre, non hanno aiutato Visconti quei sostenitori impegnati instancabilmente in attacchi quotidiani sui social a Cecilia Francese, fino alla vigilia del ballottaggio.
Oggi siamo al giorno dopo, Antonio Visconti è giovane, capace e ambizioso: può dimostrare il suo valore in consiglio comunale e prepararsi al meglio per le prossime sfide. Auguri di buon lavoro.
Cecilia, come ormai viene chiamata dalla maggioranza dei battipagliesi, ha vinto ampiamente. E meritatamente, se il successo elettorale deve considerarsi di per se stesso un merito. Ha dimostrato, senza tema di smentita, di essere di gran lunga la più brava nel conquistare consensi e sfruttare le occasioni di “contatto” con l’elettorato. I suoi due ultimi comizi lo hanno confermato. Ora, però, quella gara è finita. Oggi comincia un’altra competizione, nella quale non vince chi prende più voti o chi eccelle in simpatia ed empatia. Inizia una partita che dura cinque anni (o forse meno), nella quale servono altre abilità, altre competenze, altri “attrezzi”. È qui che Cecilia Francese deve dimostrare di aver meritato la fiducia della “sua” città. Passare alla storia come il miglior sindaco o soltanto come la più abile in campagna elettorale dipende solo da lei. Auguri Cecilia Francese, auguri Battipaglia.

30 ottobre 2021 – © riroduzione riservata

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