Cimitero, al via gli “sfratti”


A Battipaglia non c’è posto per i defunti. La carenza di fosse per la sepoltura ha costretto l’amministrazione a correre ai ripari. Un’ordinanza firmata dal dirigente tecnico Pasquale Angione ha dato il via alla rimozione di 150 salme, che finiranno nell’ossario comune. Le operazioni di esumazione ed estumulazione riguardano le tombe e i loculi la cui concessione è scaduta. Per esumazione si intende l’operazione cimiteriale che consente di recuperare i resti mortali di un defunto sepolto nel terreno dopo un periodo di tempo, stabilito per legge, non inferiore ai dieci anni; l’estumulazione, invece, è l’operazione cimiteriale che consente di recuperare i resti mortali di un defunto sepolto in muratura, in un loculo o una sepoltura di famiglia, da almeno vent’anni. L’emergenza a cui si è arrivati nasce molti anni addietro. Precisamente nei Novanta, con la popolazione battipagliese che aumenta. L’ampliamento delle aiuole fu trascurato, a vantaggio delle cappelle per i richiedenti, così da fare in modo che l’Ente potesse fare cassa. Nonostante i vari ampliamenti realizzati, dal quarto cimitero con Fernando Zara sindaco, fino al sesto cimitero attuale, con un esproprio di 100mila metri quadri, l’emergenza è rimasta tale. Claudio Gizzi, che gestisce un’agenzia funebre a Battipaglia da 37 anni, dice che «la situazione non è stata analizzata attentamente, c’è stata una mancanza di progettualità sia da parte dei tecnici comunali, sia dalla parte politica che non ha tenuto conto di quali fossero le necessità o le richieste dei cittadini». E aggiunge: «Ho visto consiglieri comunali toccare ferro quando all’ordine del giorno delle riunioni c’era il cimitero. La cosa grave sono proprio i costi, le tasse comunali. Prima un loculo veniva dato in concessione per 20 anni al prezzo di 1.200 euro, ora hanno pensato di dare questa concessione quarantennale al costo di 2.500 euro. E ancor più gravi sono le carenze che il cimitero presenta: manca gli alberi in tutti e tre gli ampliamenti; mancano scale, pulizia e personale. E da circa 15 anni anche la luce. L’impianto è saltato e non è mai stato rimesso in funzione».

8 settembre 2017 – © Riproduzione riservata
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