Città cardio-protetta: qualcosa si muove

[di Benedetta Gambale]

Dopo anni di silenzio, a Battipaglia si torna a parlare di città cardio-protetta con la definizione dell’iter di attuazione di un progetto indispensabile per ogni singolo cittadino. La sensibilizzazione è alla base di quest’idea che mira all’installazione di defibrillatori semiautomatici DEA in diverse zone della città, con l’obiettivo di salvaguardare la popolazione e ridurre il tasso di mortalità per arresto cardiaco.
«Da anni si parla di rendere Battipaglia una città cardio-protetta – spiega Monica Giuliano, assessore alle politiche sociali. Già all’epoca dei commissari fu fatta una delibera, così come una seconda in tempi più recenti. Ed oggi, grazie alla collaborazione con l’associazione GI.VI., al supporto degli uffici competenti e all’aiuto indispensabile del dott. Tommaso Di Napoli, cardiologo battipagliese, è stato ripreso quel lavoro con la speranza di smuovere la popolazione, le associazioni locali, gli imprenditori e gli istituti di credito così da collaborare all’effettiva realizzazione di questo progetto». 
I defibrillatori saranno installati in punti strategici della città. Si tratta di teche allarmate, accessibili a tutti, con defibrillatori semiautomatici: una guida vocale suggerirà passo dopo passo le azioni da compiere per effettuare un corretto soccorso. «Sono stati tanti i giorni di studio e di aggiornamento – conclude l’avvocato Giuliano – sulle nuove normative e modalità di installazione dei defibrillatori, ma finalmente sta prendendo piede questo progetto in cui crediamo molto e speriamo che la manifestazione d’interesse avviata per questa giusta causa possa portare i suoi frutti. Non potrà che giovarne l’intera popolazione».  

7 febbraio 2020 – © Riproduzione riservata

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