Consiglio, botte e risposte
[di Stefania Battista]
Gli ultimi tre consigli comunali fanno registrare una tendenza nuova: l’opposizione, a differenza del passato, sembra più compatta e combattiva. Per la maggioranza e per la sindaca Cecilia Francese questo secondo mandato si annuncia più impegnativo. Piovono infatti interrogazioni e mozioni che, sebbene non riescano a sovvertire gli equilibri numerici, vedono però il dibattito in aula accendersi. A tratti sembra tornare persino la politica, quella di cui da tempo si era persa traccia. Ma si tratta di un ritorno “trasversale” giacché vede su fronti opposti uomini che un tempo militavano negli stessi partiti e che, invece, oggi si trovano in prima fila a difendere le posizioni dell’amministrazione insieme a chi ha sempre sostenuto posizioni politiche diverse.
Primo esempio eclatante di questo nuovo corso: nella penultima assise l’uscita compatta dall’aula di tutti i consiglieri di opposizione dopo che, su proposta del consigliere di maggioranza Salvatore Anzalone (ex Pd), era stata votata l’inversione dell’ordine del giorno e rinviata nuovamente la discussione su una mozione presentata dal consigliere Maurizio Mirra. Mozione poi ripresentata nell’ultimo Consiglio ma rinviata ancora per l’assenza, peraltro giustificata da motivi di lavoro, proprio di Mirra. Proprio in quest’ultima assise, nella quale l’argomento principale da discutere era l’approvazione della convenzione che regolerà il funzionamento del Sub-Ambito Distrettuale (SAD) Picentini‑Battipaglia, è stata un’esclamazione del consigliere Franco Falcone ad esacerbare gli animi. L’ex presidente del Consiglio, infatti, rivolgendosi a Luigi D’Acampora, che attualmente siede tra i consiglieri Pd, ha detto che la decisione di come dovessero essere suddivisi i sub-ambiti è da attribuirsi ai “compagni di merenda”. Un’affermazione che ha provocato l’indignazione generale.
Ma la vicenda della suddivisione in ambiti poco omogenei territorialmente viene da lontano, quando alcuni degli attuali consiglieri di maggioranza militavano ancora nel Partito democratico. Cosa che ha fatto mal digerire l’espressione di Falcone anche a qualche esponente della maggioranza. Nonostante la convenzione sia stata poi approvata anche con il voto dei consiglieri di minoranza, salvo l’astensione di Giuseppe Provenza, l’impressione è che il clima sia ancora quello, acceso e poco incline alla collaborazione, della campagna elettorale. Dai banchi dell’opposizione si chiede di non ignorare proposte che potrebbero mitigare le contrapposizioni e favorire una svolta nella città. Da parte dell’amministrazione, invece, si sottolinea che la maggior parte delle mozioni, interrogazioni e proposte, sono già superate dall’attività messa in campo. A stabilire la verità saranno i risultati dei prossimi mesi. E la vicenda del SAD sarà dirimente. Cecilia Francese ha asserito che Battipaglia si candida ad essere capofila e che difenderà il destino di Alba: «Avremo il voto ponderato e il peso di Battipaglia farà la differenza». Un’impresa politica. Dal cui esito dipenderà anche il destino dei lavoratori battipagliesi.
12 marzo 2022 – © riproduzione riservata