Continuità o cambiamento? Pragmatici o mistici?

[di Daniela Landi – Psicologa]

All’interno di ciascuno di noi coabitano diversi aspetti che possono essere rappresentati in differenti situazioni della vita. Questi aspetti sono definiti come sottopersonalità, una sintesi di tratti psicologici che ha autonomi sentimenti, bisogni e comportamenti.
Tra i tanti modelli di sottopersonalità, qualcuno può essere codificato con delle caratteristiche che consentono di identificarla e possono essere definite: d’amore, di volontà, di continuità, di cambiamento, del pragmatico e del mistico. In un precedente articolo sono state approfondite le caratteristiche delle sottopersonalità centrate sull’amore e sulla volontà. Esaminiamo ora le altre.
La sottopersonalità centrata sul bisogno di continuità si caratterizza per la pazienza e il senso della routine, offre ancoraggio e capacità di approfondimento. La spinta alla continuità può, però, anche tendere all’immobilismo, all’ostinato mantenimento delle situazioni per timore dell’ignoto. La conseguenza può essere il rischio di rimanere attaccati a qualcosa che è ormai obsoleto e non più adatto all’evoluzione dell’individuo.
Quella centrata sul cambiamento ha un impulso verso la trasformazione, orientata al progresso, alla crescita, curiosa di sperimentare nuove esperienze. La ricerca di cambiamento può essere vissuta anche in modo distorsivo e può diventare distruttiva, l’individuo ha difficoltà a stabilizzarsi e costruire delle strutture che possono essere un utile riferimento.
La sottopersonalità pragmatica si confronta in modo pratico ed efficiente con l’ambiente, è capace di trovare soluzioni concrete e realizzare cose tangibili. Analizza la realtà, la organizza ed etichetta. Capace di realizzare i propri desideri e raggiungere gli obiettivi che si prefissano, tali persone possono, tuttavia, smarrire il significato di quello che fanno, impegnate negli aspetti concreti della vita, possono dimenticarne il senso.
Tale approccio pragmatico si contrappone a quello mistico; la sottopersonalità mistica vive nel regno delle possibilità, delle fantasie di successo o di ricerca di esperienze elevate. Può avere difficoltà con la realtà ordinaria della quotidianità, con i limiti e i vincoli della dimensione materiale dell’esistenza in quanto assorbita da un’ideale ricerca spirituale.
Emblematico il dilemma in un caso di coabitazione tra il cambiamento e la continuità. Un individuo, che si è identificato nella continuità, potrebbe aver fatto delle scelte di vita che lo hanno portato a un lavoro stabile, a vivere sempre nella stessa casa con abitudini precise. All’improvviso si innamora, spesso di una persona profondamente diversa, scelta proprio perché le istanze più profonde della sua psiche premevano per sperimentare qualcosa di nuovo ed ecco allora che la sua parte repressa di cambiamento emerge con un impulso di trasformazione. Decide di lasciare il lavoro e partire con uno zaino per scoprire il mondo. I familiari e gli amici pensano che sia impazzito. In realtà, ha solo bisogno di esprimere una parte di sé troppo a lungo repressa.
Appare, quindi, necessario e utile impegnarsi ad individuare le proprie sottopersonalità, quelle diverse parti di noi che se riconosciute e vissute con consapevolezza possono contribuire a una vita armoniosa e costruttiva.

18 giugno 2022 – © riproduzione riservata

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