Costruzioni abusive, un altro abbattimento

[di Stefania Battista]

Un altro immobile abusivo demolito. Si tratta della villetta di un privato in zona lido Lago. Il proprietario aveva già ricevuto una prima ordinanza di demolizione emessa dalla Commissione straordinaria nell’ottobre del 2014. Ma aveva fatto ricorso al Tar. Il Tribunale amministrativo aveva respinto l’istanza di annullamento dell’ordine di demolizione con una sentenza del gennaio di quest’anno. Di qui il successivo ricorso al Consiglio di Stato. Poiché negli ultimi mesi, però, anche il Consiglio di Stato su altri ricorsi per situazioni del tutto simili aveva espresso un orientamento uniforme, respingendo tutti gli appelli sulla base del vincolo di in edificabilità assoluta della zona, ricadente nella pineta patrimonio protetto, e considerando quindi qualsiasi costruzione assolutamente abusiva e non sanabile in alcun modo, il proprietario ha deciso di procedere alla demolizione. In caso di sconfitta dinanzi al Consiglio di Stato, una sconfitta annunciata, avrebbe perso anche la proprietà del terreno che sarebbe passata nel patrimonio del Comune. Cosa avvenuta ad altri proprietari che si erano rifiutati di demolire e avevano perso in giudizio.

L’abbattimento fa seguito alle altre demolizioni effettuate nel villaggio Iris. Una lottizzazione totalmente abusiva. Ma le aree che il Comune intende recuperare alla collettività sono ben più ampie. In totale si tratta di circa 30mila metri quadrati. La torre I (3350 mq), la torre II (6455 mq), Spineta II (2550 mq) e Pepys’s (3840 mq) entrambi demoliti, Iris (2590 mq) demolito in parte, Lago (3895 mq), Playa Azul (7590mq). Sono questi i “villaggi” abusivi costruiti in litoranea nel tratto di fascia pinetata che appartiene al demanio dello Stato, quindi di proprietà pubblica, ma che ricade nel territorio del Comune di Battipaglia. In soli quattro chilometri di costa uno scempio a danno di uno dei polmoni verdi più belli del mondo. Un’area protetta che custodisce, nonostante l’opera devastatrice dell’uomo, esempi rari e meravigliosi di macchia mediterranea. Tutte costruzioni realizzate tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80. I primi colpi alle lottizzazioni abusive li aveva inferti l’ex sindaco Giovanni Santomauro, poi era toccato alla Commissione straordinaria che, però, non era riuscita a portare a termine una missione così importante. Ora la “lotta” è ripresa con ugual vigore su impulso dell’amministrazione Francese. 

15 maggio 2021 – riproduzione riservata

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