Dante sempre attuale

[di Romano Carabotta]

Può Dante “parlare” all’uomo contemporaneo? Questa la provocazione alla base dell’incontro tenutosi lo scorso 17 marzo presso il Salotto comunale e promosso dall’associazione Liberi di Educare. Alla presenza di S.E. Mons. Andrea Bellandi, Arcivescovo della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, e dopo l’introduzione di Angelo Visconti, promotore dell’iniziativa, Filippo Ungar, dottorando presso la Scuola Superiore Meridionale, in dialogo con il prof. Franco Nembrini, saggista, educatore ed esperto di Dante, ha presentato la mostra dal titolo “Dante profeta di speranza. Il mio Inferno”, che sarà allestita presso Palazzo di città a partire dal 22 aprile e fino al 3 maggio. 

«Si tratta di stare davanti ai versi dell’Inferno di Dante con le proprie domande esistenziali aperte, alla ricerca di un senso pieno per la vita. In questo modo Dante diventa profeta di speranza, cioè un interlocutore credibile e contemporaneo, capace con le sue parole e i suoi esempi concreti di porci di fronte al nostro desiderio di felicità», ha affermato Nembrini, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a rileggere Dante in una chiave nuova, che ha appassionato e continua ad appassionare centinaia di ragazzi in tutta Italia e nel mondo.

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