Don Ciotti benedice il “caffè della speranza”

LuigiCiottiDon Luigi Ciotti è il presidente nazionale di Libera e durante l’inaugurazione del Caffè 21 marzo di Battipaglia ha dimostrato tutta la sua energia, sostenendo i ragazzi e incitando i cittadini a vivere quel luogo per far crescere la dignità ed il senso civico di tutto il territorio. Non si è sottratto alla folla che quasi occupava ogni centimetro del bar di via Gonzaga, servendo i caffè da lui stesso preparati. Neanche si è sottratto alle domande dei giornalisti e dei tanti giovani che, intervenendo, hanno voluto testimoniare simpatia e solidarietà ai protagonisti di questa coraggiosa iniziativa.
Don Ciotti, il nome è ormai noto, ma cos’è Libera?
«Siamo un coordinamento di associazioni a livello nazionale, oggi anche internazionale; dunque tante realtà diverse che si sono messe insieme con un obbiettivo comune: il contrasto all’illegalità, alla corruzione, alle varie forme di violenza e alle mafie – don Ciotti ci tiene a precisare il senso del “noi” da lui stesso sottolineato più volte – Siamo insieme, non tanto e solo per essere contro, piuttosto per costruire dei percorsi che diano più dignità e libertà alle persone. La confisca dei beni e il loro riutilizzo è stata una battaglia di Libera dal 1996, per avere una legge che ha permesso l’uso per il sociale di questi beni che diventano così bene comune, proprietà etica di tutti. I cittadini devono sentire che da bene esclusivo prima in mano ai mafiosi, ai corrotti, ora sono beni per la collettività e condivisi».
Lei ha detto che oggi non si inaugura un semplice bar; che significa?
«Si inaugura un cammino, un percorso, un bene restituito alla collettività, alla città di Battipaglia. I ragazzi dell’associazione se ne fanno carico per fare in modo che questo luogo viva. Ci auguriamo che la politica, tutte le istituzioni, i cittadini sentano che questo è un momento importante. I giochi criminali, i  mafiosi, i corrotti, noi dobbiamo cacciarli per fare emergere il bello, il positivo che c’è». Un progetto nato dalla cooperazione tra associazioni, il Presidio di Libera a Battipaglia, le istituzioni comunali e la Cassa Rurale di Battipaglia e Montecorvino Rovella.
In che modo la cooperazione può contribuire a realizzare un futuro migliore?
«La cooperazione è fondamentale. In fondo la cooperazione è la più alta espressione che ci possa essere perché è un “noi”. Quindi non è l’impresa di navigatori solitari, piuttosto è l’azione congiunta di tanti in favore del bene comune, con impegno e corresponsabilità. È una delle strade fondamentali per la società civile, per il futuro di un territorio».

 17 luglio 2015 – © Riproduzione riservata
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