Escono in sei, maggioranza in bilico

[di Stefania Battista]

Un Consiglio comunale in seconda convocazione che non mantiene il numero legale per approvare il Dup (Documento unico di programmazione), né riesce a stabilire come dovrà gestire le tre farmacie comunali finora affidate al Cofaser. Entrambi argomenti che necessitano di identità di vedute nella maggioranza. Ma la maggioranza, in pratica, non c’è. Il consesso cittadino, infatti, nella seduta del 9 settembre scorso approva solo il regolamento di igiene comunale, grazie alla richiesta del consigliere Luigi D’Acampora di invertire l’ordine del giorno e al fatto che la minoranza, seppure a ranghi ridotti, rimane in aula. I consiglieri votano anche l’acquisizione dei terreni di Taverna, tra i quali quelli dove sorge la scuola Sandro Penna che altrimenti andrebbe abbattuta. Il prezzo concordato con l’Asl Napoli 1, proprietaria del suolo, è di 13 euro al metro quadro. 

Ma quando si arriva al momento di discutere e votare il Dup, sei consiglieri di maggioranza abbandonano l’aula facendo cadere il numero legale. Francesco Marino, Gabriella Nicastro, Pierpaolo Greco, Angela Ventriglia, Gianluigi Farina e Giuseppe Lenza escono dall’aula (Dario Toriello era assente perché fuori città). Seguiti, subito dopo, dai consiglieri di opposizione. La sindaca Cecilia Francese non dice nulla. Attende la conta e va via anche lei. A chiedere la verifica Salvatore Anzalone che ha contestato alla maggioranza la crisi in atto e ha criticato la minoranza per aver fornito una sponda numerica.

Da giorni in città si vocifera del presunto appoggio dei consiglieri del Partito democratico che sarebbero pronti a soccorrere Francese, in vista di una sua candidatura alle Regionali a sostegno di De Luca per un ipotetico terzo mandato. Tanto che la segretaria cittadina, Anna Raviele, ha diramato un comunicato che, pur con qualche distinguo sulle azioni volte solo al bene della città, ribadisce: «Siamo all’opposizione, sempre distinti e distanti da quest’amministrazione».  Concetto rafforzato pochi istanti prima del Consiglio anche da Domenico Zottoli che ha detto: «Ho spiegato alla segreteria salernitana che a questo punto del secondo mandato non mi sento di sostenere questa maggioranza. Come Pd abbiamo lavorato a questioni irrisolte da anni e siamo sempre al servizio della città, ad esempio per prolungare la metropolitana fino a Battipaglia. Ma non posso entrare in maggioranza. Sebbene noi siamo uomini di partito…». 

Un partito dal quale proprio per sostenere Francese era uscito Anzalone, oggi suo ferreo oppositore. Ma che vi sia in atto una manovra per favorire una candidaura di Francese alle Regionali con De Luca, sono convinti sia Anzalone che Giuseppe Provenza. Quest’ultimo infatti ha dichiarato: «Sulla crisi non una parola, la sindaca nulla dice, nulla chiarisce, poi stranamente si materializza l’aiuto da parte di alcuni consiglieri di opposizione, che non ha nulla a che fare col bene della città! È evidente che i motivi dell’aiuto sono altri…». 

Chiara anche la posizione di Annalisa Spera, segretaria di Radici e valori: «Il silenzio della sindaca al Consiglio comunale sancisce l’inizio della fine. Stampella da alcuni consiglieri di minoranza (e lo avevamo detto) e assenza di consiglieri di maggioranza». Rincara la dose Civica Mente: «La maggioranza se ne accorge oggi che gli assessori e gli incarichi non quadrano, e qualcuno ha ancora il coraggio, dalla minoranza, di parlare di Salute pubblica». A conferma del momento delicato, l’invito formulato da Vincenzo Clemente, che nel suo intervento nel Consiglio comunale del 7 settembre ha detto: «Venite a discutere al tavolo, siamo disponibili ad aprire per il bene della città». 

Ai consiglieri che hanno deciso di lasciare l’aula abbiamo chiesto il motivo. Due sole le risposte. Angela Ventriglia ha minimizzato: «Normale dialettica politica all’interno della maggioranza»; Pierpaolo Greco ha aggiunto: «All’interno di questi frangenti si mette sempre al primo posto il bene della città e per questo abbiamo votato in maniera compatta l’acquisizione del terreno dell’Asl, i lavori di somma urgenza a Tavernola e il regolamento sull’igiene urbana. Ritengo che, in relazione ad aspetti che sono più prettamente politici, vada prima fatta chiarezza su alcuni punti e poi si possa riprendere compatti per la seconda parte di consiliatura. Sono sicuro che la sindaca non avrà difficoltà a fare chiarezza». 

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