Ex scuola De Amicis e cimitero, quale destino?
[di Stefania Battista]
Manca meno di un mese alla data di scadenza per la presentazione dei progetti di fattibilità tecnico economica per la riqualificazione dell’ex scuola Edmondo De Amicis. Il termine previsto per presentare le idee progettuali e partecipare al concorso è il 15 maggio. Secondo le previsioni dell’Amministrazione comunale, la vecchia scuola dovrà diventare un hub socio-culturale dedicato principalmente alla dieta mediterranea. Per realizzare il progetto che risulterà vincitore si impiegheranno i fondi cosiddetti Pics, fermi da qualche anno. Oltre sette milioni di euro. Intanto, però, la scuola che fu chiusa nel 2012 a seguito del terremoto di San Giuliano, in Molise, e poi riaperta dalla triade commissariale, è stata dichiarata nuovamente inagibile.
Secondo la relazione stilata durante il commissariamento dai tecnici incaricati dal prefetto Gerlando Iorio, solo l’ultimo piano presentava problemi, perché frutto di una sopraelevazione; mentre il piano terra, utilizzato fino a qualche mese fa per ospitare convegni, esposizioni e manifestazioni varie, oltre che la biblioteca comunale, non presentava alcun rischio.
Ora, invece, la De Amicis è stata definitivamente chiusa, tanto che l’Amministrazione ha deciso di spostare anche i seggi elettorali ospitati nell’edificio fino alle ultime consultazioni. Cosa sia accaduto nel frattempo per rendere la struttura completamente inagibile non è dato sapere. Il semplice scorrere del tempo può aver avuto effetti così devastanti? E di fronte a questa nuova situazione, i progetti per la riqualificazione dovranno essere considerati diversamente? Si potrà cioè pensare a semplici opere di stabilizzazione strutturale o si dovrà abbattere per poi ricostruire? Insomma i battipagliesi vedranno il vecchio edificio “restaurato” o al suo posto sorgerà un edificio completamente nuovo? Il dubbio sarà sciolto presto, alla scadenza del bando di concorso, quando verranno aperte e valutate le idee proposte che dovranno garantire “Il maggior vantaggio tra costi e benefici”. Appare lampante che vi sia una netta differenza tra ristrutturare un edificio in parte agibile, dove è necessario intervenire solo sulla sopraelevazione, rispetto a intervenire su un fabbricato completamente inagibile. Saranno gli esperti del settore a valutare la situazione.
Altra “incompiuta” che tiene i cittadini col fiato sospeso ormai da quattro anni è il completamento del cimitero. Molte le prenotazioni di nuovi posti per le sepolture cui non è stato dato seguito. Pesante la mole di contenziosi col Comune che si trova a dover trattare dinanzi ai giudici restituzioni e risarcimenti ai cittadini che hanno versato le somme e non hanno ricevuto le opere. Contenziosi che oscillano tra gli ottomila e i ventimila euro, a seconda del contratto stipulato. Ma al di là del danno, la domanda rimasta senza risposta è: le cappelle e le tombe previste e prenotate verranno mai realizzate?
23 aprile 2022 – © riproduzione riservata