Forza Italia si riorganizza

ForzaItalia-Provenza
L’Atlantide del centrodestra è alle porte della Piana del Sele e si chiama Battipaglia.
Dopo la sconfitta del 2009, Forza Italia prova a riconquistarla e, col placet dei vertici salernitani, presenta ufficialmente i nuovi referenti degli azzurri. Il primo novembre, accanto a Giuseppe Provenza, ex consigliere comunale e coordinatore cittadino fresco di nomina, c’erano il segretario provinciale Enzo Fasano, il responsabile dell’area sud del partito nonché sindaco di Montecorvino Pugliano, Domenico Di Giorgio, e il referente dell’organizzazione dei forzisti di Salerno, Romano Ciccone.
E c’era pure Raffaele Francese, commissario di partito uscente e di recente incaricato di coordinare la campagna elettorale dei forzisti del Tusciano. Il nuovo direttivo cittadino è composto da Raffaele Francese, Susy Caroppoli, Stefania Delle Fave, Lorenzo Forlano, Giuseppe Salvatore e Valerio Longo. Ha già abbandonato il direttivo Stefania Greco, a causa di «impegni precedentemente assunti con la famiglia, con i colleghi della Polizia Provinciale e con i soci di Orizzonte Comune».
Dopo le nomine in casa Forza Italia è tempo di valutazioni elettorali: «Il confronto – spiega Giuseppe Forlenza – è aperto alla parte sana di Battipaglia, ma è completamente precluso a chi ha già amministrato nell’era di Santomauro». Paletti che piacciono al sindaco Di Giorgio, che chiarisce che «Forza Italia non è una porta girevole».
Su posizioni più morbide ci sono Fasano e Ciccone. «Sì alle limitazioni, ma dobbiamo essere generosi», dice il primo; «No ai paletti, perché bisogna crescere», afferma il secondo.
In fatto di recinti, ad ogni modo, c’è da abbattere lo steccato che, a Battipaglia come in tutto il Salernitano, divide Forza Italia da Fratelli d’Italia.
Questa l’opinione anche dell’ex ministro Mara Carfagna che, nel corso di un incontro all’Hotel San Luca lo scorso 7 novembre, ha dichiarato: «La fiducia in Provenza e i suoi è massima, per cui saranno loro a fare le opportune valutazioni; tuttavia, sarebbe preferibile costruire un progetto inclusivo».
Forza Italia e Fratelli d’Italia, d’altronde, continuano a dialogare. I berlusconiani vogliono candidare Cecilia Francese; i meloniani propendono per Ugo Tozzi. S’andrebbe uniti solo se accadesse in tutta la provincia. In tal caso, le ripartizioni dei candidati sarebbero chiare: su un piatto della bilancia c’è Salerno; sull’altro ci sono Battipaglia e Scafati. Se, tra i due partiti, uno ottenesse l’investitura per provare a prendersi la fascia tricolore del capoluogo, l’altro avrebbe campo libero negli altri due comuni. Alla ricerca dell’Atlantide del Sele.

13 novembre 2015 – © Riproduzione riservata
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