I regali di Natale

[di Anna Cappuccio, pisicologo*]

Natale è da sempre la festa delle feste, un tempo dove tutto si colora di magia. Per i bambini è l’incanto dell’attesa di Babbo Natale e dei regali sotto l’albero. Per molti genitori, però, questo periodo può risultare particolarmente faticoso e stressante per la scelta del regalo da fare ai propri figli. La domanda più frequente è se bisogna orientarsi verso regali educativi e intelligenti che possano promuovere lo sviluppo cognitivo del bambino, il suo pensiero logico, le sue capacità oppure soddisfare le richieste che il figlio ha evidenziato nella letterina a Babbo Natale, richieste molto spesso condizionate dai messaggi pubblicitari o dal bisogno di conformarsi alle scelte degli amici e che non risultano avere grandi caratteristiche educative. Disattendere completamente le richieste espresse nella letterina può essere vissuto dal bambino come una non attenzione ai suoi desideri o come una valutazione negativa delle sue capacità di analisi su ciò che è importante e necessario, rischiando così di intaccare il percorso evolutivo di costruzione dell’autostima. Tuttavia, dipendere completamente dalle richieste del bambino crea in lui l’illusoria convinzione che tutto è possibile, tutto è dovuto e questo non lo aiuta nell’affrontare il mondo e le frustrazioni che la vita può presentare. Cosa fare allora? È consigliabile guidare il bambino senza pressioni psicologiche, ma cercando di stimolare un’analisi critica delle richieste che sta portando avanti. Può aiutare parlare con il bambino e fargli capire che certamente Babbo Natale leggerà attentamente la sua letterina ma che non tutti i desideri si possono realizzare. Questo può stimolare in lui l’analisi della realtà e l’accettazione del limite, elementi fondamentali per un adattamento sociale maturo e consapevole.
Si può quindi soddisfare una sua richiesta insistente, ma affiancare a questa qualcosa non scelta da lui, qualcosa di originale che possa soddisfare il desiderio di utilità dei genitori e possa, nello stesso tempo, stimolare un altro atteggiamento particolarmente importante: la scoperta del nuovo e dell’inatteso. Nella scelta del regalo è utile tener presente alcune cose: non ci sono regali standard, ogni regalo va scelto in funzione dell’età del bambino, delle sue capacità e delle sue inclinazioni; non esageriamo con i regali utili che risultano più regali per noi che per i nostri figli, ma cerchiamo sempre un buon equilibrio tra questi e i regali emotivi.
Infine, utilizziamo la festa del Natale per stimolare nei bambini il senso dell’attesa: dare tutto e subito rischia di annullare il desiderio, fondamentale per una vita adulta vissuta con intensità e passione. Soprattutto non dimentichiamo che il regalo non è un modo per colmare il vuoto dell’assenza e non è uno strumento per lenire il senso di colpa per non essere vicini ai nostri figli. Il regalo diventa dono significativo solo se è inserito all’interno di una relazione affettiva, solo se riesce ad essere esperienza di condivisione e occasione di un tempo da poter vivere insieme.

*Pisicologo clinico, psicoterapeuta

27 novembre 2021 – © Riproduzione riservata

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