Il centro sinistra con Visconti

[di Stefania Battista]

Potrebbero essere sei le liste a sostegno di Antonio Visconti, ormai indicato come il probabile candidato sindaco del centro sinistra. Il noto commercialista è il presidente del Consorzio Asi dal febbraio 2017. Laureato in Economia, esperto tributarista, è ricercatore in diritto tributario presso l’Università Federico II di Napoli. La sua nomina al vertice dell’Asi fu salutata dalla sindaca Cecilia Francese con entusiasmo, ma nel corso degli anni non sono mancate le polemiche e gli scontri a distanza tra i due che si troveranno su fronti opposti in campagna elettorale.
Quando per la prima volta il suo nome venne sussurrato tra i possibili candidati, Visconti si era tirato indietro, lasciando spazio ad altre ipotesi. Ma dopo mesi, solo sul suo nome si è trovata la convergenza delle varie anime del centro sinistra. Dovrebbero sostenere la sua candidatura Pd, Psi, Italia Viva, Campania Libera, Noi Campani, Democratici e Progressisti, Centro Democratico, +Europa, Europa Verde, Ambientalisti, PER – Persone e Comunità. Accanto alle sigle di partito potrebbero esserci diverse associazioni cittadine. Dovrebbero essere quattro le liste di partito e un paio le civiche. Questo è il risultato dei negoziati al tavolo del centro sinistra. Ma lontano dal tavolo…

Dottor Visconti, alcuni affermano che non tutto il Pd sosterrà la sua candidatura. È vero?
«Il partito c’è in maniera ufficiale, con tanto di simbolo. È evidente che se qualcuno non è d’accordo sarà automaticamente fuori dal Partito democratico. Abbiamo dialogato con tutti e le nostre porte sono aperte. La riflessione è ancora in corso, ci dicono. Finora non è stata in discussione la mia persona, ma hanno avuto un confronto sul metodo. Mi auguro che si arrivi all’unità visto che ci siamo seduti tutti intorno allo stesso tavolo».
Nonostante la fiducia di Visconti, pare però che le riserve di alcuni esponenti del gruppo storico del Pd, tra cui il consigliere Egidio Mirra, non siano facilmente superabili. Qualcuno parla di una area di dissenso che ruoterebbe attorno all’ex sindaco Giovanni Santomauro e al suo “fedelissimo” Salvatore Anzalone.
«Santomauro – commenta Visconti – non ha un ruolo nel partito. È una persona autorevole, in quanto ex sindaco, e mi auguro che possa condividere il progetto del centro sinistra».

Ma qual è, a grandi linee, questo progetto?
«Vorremmo che Battipaglia diventi una sorta di mega studio di progettazione su quattro assi principali. Il rilancio dell’area industriale e di quella agricola con il completamento di un interporto dell’agroindustria; il completamento del Piu Europa con il consolidamento delle infrastrutture per rendere di nuovo centrale la stazione di Battipaglia; rivoluzione del centro urbano con un nuovo volto ecosostenibile e interventi fondamentali nelle periferie per riconnetterle al tessuto centrale della città. Infine, un progetto per la costa che sia agganciato al master plan e integrato con la progettazione sovra comunale. Le risorse non mancheranno, quindi dobbiamo attrezzarci per intercettarle e, soprattutto, per portare a termine i progetti, non lasciarli solo sulla carta».

Recentemente è stato al centro di una polemica per essersi sottoposto al vaccino anticovid. Può chiarire l’episodio?
«Lavoro per un’azienda sanitaria dove mi reco tre volte a settimana. Il loro protocollo prevede che può entrare solo chi è vaccinato. È stato un obbligo, niente di più».

27 febbraio 2021 – © Riproduzione riservata

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