Il “metodo” Civica Mente

[di Stefania Battista]

Una campagna elettorale che non si discosta dal modo di agire di questi otto anni di presenza in città. Per Civica Mente, in realtà, non cambia molto. Come hanno spiegato i fondatori e il loro candidato a sindaco, Maurizio Mirra, il gruppo ha deciso di scendere in campo per le prossime amministrative recependo le istanze dei cittadini e trasformandole in progetti e programmi. È quel che è accaduto negli ultimi due incontri. Il primo nella villa comunale Ezio Maria Longo e il secondo nel rione Schiavo. 

Così, su richiesta dei cittadini, Civica Mente e Rete Civica, le due liste a sostegno di Mirra, continuano a proporre progetti di spazi verdi, sostenibili e vivibili. E, quasi in una sorta di sfida, depositano i progetti al Comune, porgendoli su “un piatto d’argento” all’Amministrazione in carica. Una partecipazione, o una sfida, che non è cominciata ora ma che va avanti da tempo.

«La nostra – spiega Maurizio Mirra – è un’idea di democrazia partecipata nel vero senso della parola. Da quando siamo nati, otto anni fa, raccogliamo le istanze dal basso, le coniughiamo con ciò che noi stessi abbiamo osservato e le trasformiamo in progetti. Ma non semplici grafici sulla carta. Di solito ci impegniamo anche nel ricercare le possibili fonti di finanziamento. Altrimenti resterebbero utopie. Eppure abbiamo constatato di persona che neppure questo è stato sufficiente per far andare in porto le idee proposte all’Amministrazione. Come se cadessero nel vuoto».

Il gruppo ha creato un team di progettazione che cerca e individua le esigenze, le trasforma in progetti, ricerca le possibili fonti di finanziamento. Uno “metodo” usato anche per proporre idee di sviluppo economico della città. Gli attivisti di Civica Mente partiti dai dati, concreti e certi, hanno poi sviluppato le strategie. Condivisibili o meno, ma di certo non improvvisate né prive di contenuti. «Il programma si articolerà in ventuno punti – ha spiegato Mirra – come le lettere dell’alfabeto e non è un caso perché a Battipaglia dobbiamo partire dall’Abc». Per i giovani economisti di CM il primo passo sarebbe quello di creare un brand, un marchio tutto battipagliese, intorno al quale organizzare appuntamenti fieristici locali e nazionali con azioni mirate di marketing territoriale, naturalmente con una partecipazione, in qualità di socio, del Comune. Altro tema che sarà affrontato nei prossimi incontri pubblici è il sociale, cui il gruppo intende dedicare molta attenzione.

Nella foto: Maurizio Mirra con Ugo Tedesco e Valerio Giampaola

29 maggio 2021 – © riproduzione riservata

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