Il piano dell’assessore Sangiovanni

[di Carmine Landi]

La bellezza salverà il mondo. Le indimenticate parole che Dostoevskij mise sulle labbra del principe Miskin sintetizzano pure le linee programmatiche di Mauro Sangiovanni, neo-assessore alle attività produttive. Lo ripete di continuo: «A Battipaglia bisogna portare il bello». L’avvocato – espressione del gruppo Battipaglia al centro – analizza i punti dolenti: «Lo shopping elettronico, i grandi centri commerciali e la pandemia hanno decisamente penalizzato il commercio cittadino negli ultimi anni». Conoscere le criticità per cercare d’oltrepassarle: «Subito dopo la mia nomina – continua Sangiovanni – ho chiesto agli uffici comunali i dati del settore ed ho convocato una serie d’incontri con le categorie per comprendere le loro esigenze». 

I numeri hanno sorpreso il neo-delegato della giunta guidata dalla sindaca Cecilia Francese, ma le difficoltà ci sono. A suo dire, la ricetta è triplice: distretto commerciale, rigenerazione, eventi. Il primo punto: «Dobbiamo potenziare il riconosciuto distretto del commercio-turismo città di Battipaglia, che opera in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti Campania». 

Ad oggi, però, le adesioni sono poche: appena 17. Pura eptacaidecafobia. «Va incentivata la partecipazione – dice l’assessore – perché in questa cabina di regia si definiscono strategie comuni per la crescita del territorio: qui potremmo pianificare politiche di agevolazione fiscale a beneficio degli esercenti e finanziamenti per nuove programmazioni». 

Poi c’è la rigenerazione urbana: «Cruciali, in tal senso, gli interventi di collegamento tra il centro e la zona Asi, ma pure la realizzazione del mercato coperto al Sant’Anna». 

Infine gli eventi, quelli che, se fatti bene, hanno riportato in strada migliaia di persone: «Con Pietro Cerullo, assessore al ramo, siamo al lavoro per una programmazione strategica e coordinata, così da favorire una pianificazione per tempo da parte delle imprese e da proporre servizi in grado d’incrementare le presenze. Così si creano sinergie». 

E si porta il bello: in tal senso Sangiovanni preannuncia pure una regolamentazione per i dehors in fatto di materiali e colori, perché «per il rilancio serve la bellezza».

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