Il PUC non si vuole fare
Sul PUC, principale strumento di sviluppo e gestione del territorio, l’amministrazione Francese ha dato veramente il “meglio” di sé. Anni di roboanti proclami, avvisi, interviste, conferenze stampa, incarichi e dimissioni. Un teatrino senza fine, allo scopo unicamente di buttare fumo negli occhi dei cittadini. La “rivoluzione” francesiana, annunciata da otto anni e mai realizzata, si è conclusa di fatto solo nell’affidamento di numerose lottizzazioni ad personam.
Le ultime dimissioni in ordine di tempo, quelle dell’architetto Nicola Vitolo, ottimo e stimato professionista, rappresentano la cifra esatta del modus operandi di questa amministrazione del non fare.
Uno spreco sproporzionato di denaro pubblico, incapacità cronica di intercettare fondi, anni persi, professionalità umiliate, con il risultato che il nostro territorio è rimasto inesorabilmente indietro, senza alcuna prospettiva di sviluppo.
La sindaca ha ammesso candidamente di non incontrare il suo (ormai ex) consulente per il PUC da mesi, “Tra mille problemi non c’è stato modo d’incontrarci” ha dichiarato (problemi? Più del PUC?); e alla fine, ringraziando per il lavoro fatto (sic!), ha sottolineato le doti del suo ex consulente al PUC (oggettivamente impossibilitato a lavorare) “che non perde mai la calma” (l’ha persa e come la calma, tanto è vero che si è dimesso).
Invece di fare finalmente autocritica per l’incapacità di governare una comunità, come la vicenda PUC sta a dimostrare, tira unicamente a campare. E noi lo sosteniamo da anni! Proprio in merito alla vicenda PUC esattamente un anno e mezzo fa, il primo febbraio del 2023, sostenevamo che questa amministrazione in realtà non aveva alcuna volontà di dotare la città dello strumento urbanistico. In quell’occasione l’Ente ritirava in autotutela il PUC dopo le osservazioni e i circa venti ricorsi al TAR, non prima di aver esautorato il Consiglio comunale dalla funzione di approvare il Piano: e già in quella occasione sostenevamo che, per quanto assurdo, a nostro avviso c’era un progetto chiaro, studiato a tavolino, di non voler procedere, né di prendere decisioni sull’Urbanistica.
Le dimissioni dell’architetto Vitolo non fanno altro che confermare la nostra idea. A circa due anni dalla fine del secondo mandato a questo punto appare chiaro che Battipaglia resterà ancora una volta senza PUC.
Movimento Battipaglia Radici e Valori
29 giugno 2024 – © riproduzione riservata