Il ruolo della spirulina nella dieta

[di Simona Otranto – erborista]

La spirulina non è una pianta. Nemmeno un’alga. Appartiene alla categoria dei cianobatteri, organismi che rientrano nel regno dei batteri e che possono vivere isolati o riuniti in colonie. Parlando di spirulina si fa spesso impropriamente riferimento alle alghe azzurre. Questo fraintendimento è legato alla vecchia classificazione di Cyanophyta che metteva questi organismi in diretta correlazione con le alghe, sottolineando la loro capacità fotosintetica nonché la colorazione prevalentemente blu-verdastra. In generale i cianobatteri sono ubiquitari: vivono sia nelle acque dolci che in quelle marine, si trovano anche nel suolo e sulle rocce dove contribuiscono alla loro degradazione. Alcune specie, se assunte con acqua, possono provocare avvelenamenti nell’uomo e negli animali per la formazione di eso ed endotossine. Non è il caso del genere spirulina,che viene ampiamente coltivato per l’elevatissimo contenuto proteico.

La spirulina è costituita da individui filamentosi pluricellulari a spirale che vivono sia in acqua salata, che salmastra, che dolce. Contiene circa il 65-80% di proteine ed è sprovvista di tossicità. Il suo impiego, da parte di alcune popolazioni, risale a tempi remoti. Nei luoghi di origine veniva e viene coltivata per essere usata come cibo per il bestiame e per le popolazioni sottoalimentate. Contiene amminoacidi essenziali, ossia quelli che non vengono sintetizzati dal nostro organismo ma vanno esclusivamente assunti con l’alimentazione, paragonabili a quelli contenuti nell’uovo e nella caseina. La spirulina è adatta non soltanto alle diete povere di proteine (diete di tipo vegetariano o vegano), ma anche a quelle che mancano di acidi grassi essenziali. Contiene, infatti, lipidi che si differenziano da quelli delle piante superiori come l’acido palmitico.Contiene anche polisaccaridi, minerali come il potassio, il sodio, il calcio, il magnesio, la vitamina B12 e la ficocianina,una proteina attiva sullo stimolo del sistema immunitario. 

L’alto valore nutritivo della spirulina è dovuto anche alla sua elevata digeribilità. L’uso nell’alimentazione umana è attualmente limitato ad alcuni gruppi di popolazioni africane (laghi salmastri del Ciad, Kenia ed Etiopia) e messicane (lago Texcoco). Il principale utilizzo in Europa è sotto forma di integratore alimentare. La spirulina è indicata come ricostituente, per lo stimolo del sistema immunitario, per il metabolismo energetico, nello sport. Assunta prima dell’allenamento, oltre a dare energia, favorisce la formazione del muscolo; assunta a fine allenamento favorisce il recupero. 

Un’ulteriore indicazione è nelle diete ipocaloriche. Prima dei pasti, con abbondante acqua contribuisce a limitare il senso di fame. Per l’elevato contenuto proteico ha azione rassodante. L’assunzione quotidiana consigliata è compresa tra i 3 e i 5 grammi.

25 febbraio 2023 – © riproduzione riservata

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