La collina abbandonata


Con un post su Facebook, la società Alba Servizi di Battipaglia, annuncia che a partire dal 15 gennaio sono ripresi i ritiri degli ingombranti (si può telefonare al numero 0828 343022).
Gli autori della magnifica scenografia in foto potrebbero non avere più scusanti. Se mai la scusante avesse avuto un senso.
Purtroppo Battipaglia vorrebbe dire no, ma dice sì tutti i giorni. Tutti i giorni sorgono nuove microdiscariche. Questo, però, non è più il tempo per alcuna scusante: non per l’amministrazione, né per Alba, né tanto meno per i cittadini. Una città che lotta per i propri diritti territoriali e democratici contro l’insediamento dell’ennesimo impianto di rifiuti non può agire in questa maniera. Non è minimamente credibile una battaglia per un territorio da bonificare quando lo stesso territorio si comporta così.
Un rifiuto correttamente differenziato e corrisposto negli spazi e nei luoghi giusti genera un costo (in alcuni casi addirittura un guadagno); lo stesso rifiuto gettato in strada, per legge, deve essere trattato come rifiuto speciale, con costi enormemente superiori. Ecco riassunto l’autolesionismo del creare microdiscariche: alleggeriamo la nostra stessa tasca.
Sfortunatamente, a ciò si aggiunge la pessima abitudine di additare sempre qualcun altro come responsabile, dimenticando che il vivere insieme genera, nel bene e nel male, corresponsabilità.
La foto ritrae una zona del Castelluccio. Una delle prime aree nella quale l’amministrazione, sindaca in testa, effettuò un intervento di pulizia radicale in collaborazione con Alba e con tantissime associazioni. Fu un bel momento. Poi di nuovo l’abbandono. Come ogni intervento spot. Non una programmazione di sorveglianza, anche elettronica. E i soliti incivili l’hanno avuta, ancora una volta, vinta. I residenti sperano in nuove elezioni, qualsiasi esse siano, perché pare che sotto elezioni vi sia un’attenzione maggiore per la pulizia della zona. Ma le colpe di un’amministrazione non possono essere giustifica per un’azienda che regolarmente dovrebbe rimuovere questi cumuli. E i problemi economici o gestionali della stessa non certo possono ricadere sul cittadino che pur paga quanto gli viene richiesto. Ma altrettanto, tutto ciò, non solleva alcun cittadino dalle proprie responsabilità per l’inciviltà: non certo vorremmo credere alla favoletta del mitico personaggio che viene da fuori Battipaglia per disfarsi regolarmente di rifiuti ingombranti e calcinacci?
Oltre al danno di immagine, oltre alla deturpazione di una zona che per tutti i battipagliesi dovrebbe avere valore simbolico, alcuni residenti fanno notare come i cumuli e le microdiscariche siano a ridosso dell’asse autostradale, lungo un pendio: una manutenzione idrogeologica inesistente e un po’ di pioggia in più e questi rifiuti potrebbero pericolosamente ritrovarsi sulle corsie autostradali. Purtroppo i disagi non terminano qui. Gli abitanti fanno notare il dilagare della popolazione di ratti.
In attesa che quel complicatissimo e sconosciuto meccanismo sociale noto come buon esempio illumini i più, ed in attesa che la tanto sbandierata videosorveglianza ci restituisca immagini più degne, ci godiamo, ancora una volta, questa bella foto del paesaggio che ci meritiamo.

Foto di Serena Petta

26 gennaio 2018 – © Riproduzione riservata 
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