La curcuma
[di Simona Otranto, erborista]
La curcuma, curcuma longa, è una pianta originaria dell’India, coltivata anche in Shri Lanka, Indonesia, Cina e Jamaica, Paesi da cui viene esportata in tutto il resto del mondo.
Si utilizzano i rizomi raccolti dopo che la parte aerea si è disseccata. Questi vengono privati delle radici ed essiccati al sole. Il colore giallo è dovuto alla presenza di alcune sostanze note come curcuminoidi, la più nota e studiata delle quali è la curcumina. Queste sostanze, atossiche, sono molto utilizzate come coloranti alimentari e non solo. La curcuma viene molto impiegata anche come erba tintoria per colorare i capelli. Rientra sempre, insieme al rabarbaro e alla camomilla, nella miscela di piante che caratterizzano l’henné biondo. Questa pianta è uno dei principali costituenti del curry insieme al coriandolo ed altre spezie quali noce moscata, zenzero, peperoncino, ecc… È conosciuta anche come zafferano delle Indie o zafferano dei poveri.
ATTIVITÀ PRINCIPALI
Antinfiammatoria, antiossidante, coleretica, colagoga, carminativa, epatoprotettiva, ipolipemizzante, immunostimolante, antibatterica.
INDICAZIONI
Cattiva digestione, epatopatie croniche, malattie da raffreddamento, colesterolo alto, malattie reumatiche croniche, artrosi cronica.
PROPRIETÀ
Tradizionalmente è utilizzata come coleretico e colagogo: è infatti in grado di aumentare sia la produzione che il flusso della bile. Ha proprietà carminative ed antispastiche, nonché antinfiammatorie. Contribuisce al benessere di articolazioni e muscoli, favorisce le funzioni digestive ed epatiche, proteggendo e promuovendo il normale funzionamento del fegato. Contribuisce anche alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo dei radicali liberi, supporta le funzioni del sistema nervoso favorendo la concentrazione e l’equilibrio mentale. Stimola le difese immunitarie.
TISANA DISINTOSSICANTE EPATICA
– tarassaco radice 20g
– boldo foglie 15g
– curcuma rizoma 20g
– liquirizia 10g
– cardo mariano 10g
– melissa 10g
– menta10g
– genziana 5g
Due cucchiai di erbe per mezzo litro d’acqua bollente. Far bollire 5 minuti, spegnere il fuoco e lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere in due volte.
Le tisane a base di sola curcuma non sono da preferire, in quanto la maggior parte dei principi attivi sono liposolubili e quindi scarsamente estraibili attraverso la decozione.
Si consiglia di assumerla direttamente in polvere fino a 3 grammi al giorno, durante o subito dopo i pasti per facilitarne l’assorbimento.
Spesso negli integratori la curcuma è associata alla piperina, principio attivo del pepe nero, che ne aumenta la biodisponibilità.
L’assunzione di curcuma, come tutte le piante colagoghe, è controindicata nelle persone affette da calcoli biliari alla colecisti.
18 gennaio 2019 – © Riproduzione riservata