La meditazione
[di Daniela Landi – psicologa]
La pratica della meditazione e la psicoterapia possono essere considerate complementari in quanto entrambe favoriscono il benessere mentale ed emotivo. La meditazione è un esercizio molto antico che si basa sulla consapevolezza del momento presente, si può collegare a molte tradizioni spirituali e adattarsi alle esigenze e alle preferenze individuali per conseguire benefici fisici, mentali ed emotivi. La psicoterapia è un trattamento psicologico condotto da professionisti qualificati per aiutare le persone a comprendere e affrontare difficoltà emotive, comportamentali e/o interpersonali.
Nella psicoterapia la meditazione può essere utilizzata come una tecnica aggiuntiva per aiutare i pazienti: un allenamento psicologico per la mente per raggiungere uno stato di calma, chiarezza mentale e tranquillità interiore. Una pratica costante di meditazione può portare a una diminuzione dell’ormone dello stress, riducendo così l’ansia e la tensione; può influenzare positivamente la pressione sanguigna, il sistema immunitario e il sonno; può contribuire a sviluppare sentimenti di compassione e senso di soddisfazione nella vita, migliorando la gestione delle emozioni negative come la rabbia e la tristezza; migliora la capacità di concentrazione, la memoria e la capacità decisionale. Gli psicoterapeuti che hanno conseguito una formazione in una delle tecniche di meditazione possono incoraggiare i loro pazienti a praticarla, come parte del loro percorso terapeutico, fornendo loro istruzioni e supporto per integrarla nella loro vita quotidiana.
Per acquisire i suoi benefici occorre impegno, costanza, tempo e pazienza. È importante iniziare con sessioni brevi, solo pochi minuti al giorno possono fare la differenza, e gradualmente aumentare la durata, senza sentirsi frustrati se la mente si distrae o se persiste un senso di inquietudine.
Ci sono differenti modi e obiettivi di praticare la meditazione: uno dei più diffusi negli ultimi anni è la Mindfulness, un approccio chesi ispira alle tradizioni buddiste e che punta all’essere pienamente coscienti del momento presente, concentrandosi sul respiro e accettando l’esperienza senza giudizio, osservando i pensieri, le sensazioni e le emozioni che emergono senza reagire o cercare di cambiarle. Un metodo generale per meditare consiglia di mettersi comodi in posizione seduta, non sdraiati in quanto non si tratta di un esercizio di rilassamento, in un luogo tranquillo, chiudere gli occhi, poggiare le mani sulle gambe o in grembo e portare l’attenzione sul respiro, focalizzandosi sulla sensazione dell’aria che entra ed esce dalle narici, oppure sull’alzarsi e sull’abbassarsi dell’addome. Alcune tecniche, per aiutare la concentrazione sul respiro, utilizzano un mantra, una breve frase da ripetere sincronizzandola al respiro. Quando arrivano delle distrazioni, la mente divaga e ci sono dei pensieri, vanno osservati senza giudizio e lasciarli andare, riportando l’attenzione al respiro.
La meditazione può efficacemente integrare la psicoterapia, contribuendo a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e strategie più efficaci per affrontare le dinamiche emotive e comportamentali.
20 aprile 2024 – © riproduzione riservata