La nascita delle farfalle

Ha utilizzato in modo davvero originale la didattica a distanza la piccola Rosaria Tenaglia, classe terza B della scuola primaria all’Istituto Comprensivo Salvemini di via Ravenna, documentando con un video-diario (in streaming con i suoi compagni di classe) l’evoluzione di un terzetto di bruchi, divenuti dopo qualche settimana farfalle. Di seguito potete leggere il suo emozionante articolo. L’idea di Rosaria è stata accolta con entusiasmo dalle sue maestre Mariantonietta Boffa, Maria Lenza e Giovanna Cifrodelli che hanno incoraggiato l’iniziativa, facendo sì che la tenerissima storia fosse seguita “a distanza”. Giorno per giorno i piccoli alunni hanno visto le fasi della trasformazione dei bruchi in crisalidi e, infine, in farfalle; fino al momento del volo verso la libertà. 

Il giorno di pasqua, mia nonna mi ha regalato una scatolina. Io non sapevo cosa ci fosse dentro quindi ho letto sulla scatola dove c’era scritto “farfalla macaone”.
Io quindi ho subito aperto la scatola e ho trovato un contenitore di plastica trasparente in cui dentro c’erano dei piccoli bruchetti.
Poi dentro la scatola ho trovato un altro contenitore, degli stuzzicadenti ed una teca.

La prima notte con i miei bruchi è stata molto emozionante. Non riuscivo a dormire perché pensavo sempre a loro. I miei bruchi, che si chiamavano lola, ramo e ringo crescevano ogni giorno di più, fino a quando mi sono accorta che cominciavano a creare un filo tipo seta nella teca.
Dall’opuscolo che è uscito dalla confezione, abbiamo capito che era il momento di costruirgli una nuova casa, allora mamma ha preparato una nuova teca e ci ha messo dentro degli stuzzicadenti che servivano a far arrampicare i bruchi. Quindi abbiamo fatto il trasloco.
In questa nuova casa sono stati altri 5 o 6 giorni, fino a quando, ad un certo punto ho visto che lola si era trasformata in crisalide. Non potevo credere ai miei occhi! Gli altri fratellini nei giorni  seguenti hanno fatto la stessa cosa. A me sembravano un po’ brutti, quasi morti, perché non si muovevano più.
Abbiamo fatto un secondo trasloco in una teca predisposta allo sfarfallamento.

In questo periodo, sono cominciate anche le lezioni on-line e io ho fatto conoscere le mie crisalidi ai miei compagni e alle maestre, insieme  abbiamo dato dei nuovi nomi che rappresentavano le mie maestre: cake (maestra giovanna), heart (maestra mariantonietta) e flower (maestra maria).
Io e i miei amici eravamo molto emozionati, ed ogni volta che ci collegavamo controllavamo le nostre amiche, fino a quando… Durante una lezione di italiano è nata cake in diretta. Tutti i miei amici hanno assistito a questo spettacolo meraviglioso.
Nei giorni seguenti sono nate anche le altre due sorelle che ho presentato ai miei compagni e alle maestre.
Abbiamo deciso poi di andare nel giardino di mio nonno per liberarle. Purtroppo le farfalle non vivono molto, trascorrono la maggior parte della loro vita da bruchi, e solo pochi giorni da farfalle meravigliose.
Questo mi ha fatto capire che la vita  la devi trascorrere in modo felice e non farti prendere dal panico perché arriverà il momento che diventerai una meravigliosa farfalla.
Questa esperienza è stata per me molto emozionante, ma allo stesso tempo molto naturale. Sono felice di aver potuto allevare le farfalle in questo periodo un po’ triste per me perché non vedo più i miei amici e le maestre.

Rosaria Tenaglia

16 maggio 2020 – © Riproduzione riservata

Facebooktwittermail