Le proprietà del fieno greco
[di Simona Otranto – Erborista]
Il fieno greco, Trigonella foenum-graecum L., è una pianta erbacea annuale i cui semi, dal colore bruno-giallastro, dalla caratteristica forma triangolare, sono conosciuti e utilizzati fin dall’antichità per le proprietà nutritive, ricostituenti, stimolanti dell’appetito, emollienti, cicatrizzanti.
Appartiene alla famiglia delle fabaceae, è originaria dei paesi orientali, cresce spontaneamente in quasi tutta Italia, in particolare nelle zone pianeggianti più prossime al mare. Ampiamente coltivata per la produzione di semi e olio.
Contiene mucillagini, proteine, saponine steroidee (diosgenina), alcalodi (trigonellina), flavonoidi, steroli, fibre, vitamine (in prevalenza del gruppo B), sali minerali (ferro, manganese, rame, magnesio), polisaccaridi.
Senza ombra di dubbio, il principale uso, anche moderno, dei preparati a base di questa pianta è quello nutrizionale energetico. L’integrazione di fieno greco è di supporto nelle persone debilitate, convalescenti, inappetenti. Non solo: può essere considerato anche un integratore molto valido per gli sportivi, per chi ha necessità di mettere massa muscolare o è sottoposto a grande dispendio energetico. Aumenta, inoltre, la turgidità e il volume del seno, ha azione galattagoga. Ricerche scientifiche recenti hanno dimostrato come alcuni estratti della pianta riducano il colesterolo LDL o “colesterolo cattivo” e riescano a controllare la glicemia nei diabetici. Queste attività sono collegate all’abbondante presenza di fibre disidratate che, a contatto con l’acqua, aumentano di volume favorendo la motilità intestinale e riducendo l’assorbimento di alcuni nutrienti. La dimostrata stimolazione dell’escrezione degli acidi biliari, dovuta alle saponine, è un ulteriore fattore che contribuisce all’eliminazione del colesterolo in eccesso.
Si utilizza in decotto dei semi, in farina o polvere, in estratto secco. L’odore è intenso e per molti sgradevole. Non tutti sanno che, insieme alla curcuma, è uno dei principali ingredienti di alcuni tipi di curry. L’uso in cucina è prevalentemente diffuso in India che rimane, ad oggi, il maggiore paese produttore e consumatore. Tradizionalmente, il decotto veniva utilizzato per clisteri, per calmare le emorroidi, per cicatrizzare le ulcere gastriche. In gargarismi risulta utile per le infiammazioni della gola e delle tonsille. La farina, in cataplasmi, è addolcente, fa maturare foruncoli o piccoli ascessi. Nel settore cosmetico è ampiamente utilizzato per nutrire la pelle e per impacchi rinvigorenti e lucidanti ai capelli. L’olio è indicato come antirughe, antismagliature, tonificante del seno.
9 settembre 2023 – © riproduzione riservata