Liguori e Zara in campo
[di Stefania Battista]
Sessantasette anni entrambi. Con l’esperienza da sindaco alle spalle e la voglia di rimettersi in gioco. Alfredo Liguori e Fernando Zara hanno deciso di riproporsi, ponendo sul piatto della bilancia, con un anno di anticipo, la propria esperienza amministrativa. Liguori afferma che a chiedere il suo impegno sono stati i cittadini, Zara che la città ha bisogno di capacità e progettualità.
Fernando Zara è stato eletto sindaco per due volte, nonostante la prima esperienza sia stata interrotta da una bufera giudiziaria che lo vide in manette, anche se poi tutto si risolse in un nulla di fatto con un’assoluzione dalle pesanti accuse giunta solo nel 2003. Sindaco la prima volta dal 1994 fino al 17 marzo del 97, con nel mezzo la gestione dell’allora vicesindaco D’Alessio, Zara si ripropose e vinse nuovamente a dicembre dello stesso anno rimanendo in carica fino al 2001. A lui si deve la creazione di Alba, allora chiamata Albanuova, l’azienda che si occupa da anni della raccolta rifiuti in città. E fu sempre Zara che fece il primo tentativo di ridisegnare la città affidando l’incarico di redigere un nuovo piano regolatore all’urbanista Samperi. Tra i suoi progetti in particolare la valorizzazione della litoranea, il mercato coperto presso lo stadio Sant’Anna e la realizzazione di un campo da rugby. Tutto, però, rimase a metà con la caduta della sua amministrazione.
Eletto sindaco nel giugno del 2002 Alfredo Liguori, allora a capo di una lista con il simbolo di Berlusconi, rimase in carica fino al marzo del 2006 quando l’amministrazione cadde per i dissidi interni ai suoi sostenitori. Da sindaco aveva richiamato Samperi per portare a termine il piano regolatore rinnovandogli l’incarico, ma l’amministrazione non resse alla prova e il piano restò nel cassetto. Da allora Liguori, sebbene non si sia mai allontanato dalla scena politica, non si è più candidato sindaco. Con l’amministrazione Santomauro, che aveva goduto del suo sostegno, divenne assessore alle Politiche comunitarie fino a quando non intervenne lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche. Nella successiva tornata elettorale sostenne la candidatura di Gerardo Motta, aiutando nella campagna elettorale la consigliera Luisa Liguori.
Zara, invece, con Rivoluzione Cristiana, nel 2016 aveva sostenuto l’attuale sindaca. Poi lo scontro proprio sulla vicenda di Alba, che la Francese intendeva liquidare, e da allora l’ex sindaco e dirigente dell’Asl è divenuto uno dei suoi più feroci critici.
Mentre Liguori già annuncia due liste civiche che lo sosterranno, Zara pensa ad una possibile candidatura con il simbolo di Forza Italia non precludendosi, però, la possibilità civica nel caso il partito non decidesse di sostenerlo. Insomma i due ex sindaci si sottoporranno di nuovo al giudizio degli elettori. E l’anno che separa la città dal voto si preannuncia denso di sorprese e colpi di scena.
Nelle foto: Fernando Zara e Alfredo Liguori
27 giugno 2020 – © Riproduzione riservata