L’impegno di Bettina Basso
Insignita della carica di Commendatore della Repubblica, Umberta Basso (detta Bettina) è da quasi trent’anni impegnata in prima linea nella lotta al tumore al seno. Presidente di AMDOS Italia (Associazione Meridionale Donne Operate al Seno), Bettina Basso ha voluto raccontarci come la storia della sua associazione sia legata proprio a una vicenda di condivisione e di sostegno.
Come nasce il volontariato AMDOS in Italia? «Fa riferimento a Teresa Lasser, una donna statunitense che, subita l’asportazione della mammella, sperimentò l’isolamento con cui il marito e i medici decidevano per la sua salute; costituì la prima associazione con l’obiettivo di aiutare le donne ad autodeterminarsi nella cura e a farsi compagne di viaggio per quelle che dovevano affrontare questa patologia.
È stata poi Luisa Nemez a portare l’associazione in Italia, a Trieste, con questo modello operativo. Coadiuvata dai dottori Fulvio Bratina e Giorgio Pellis dell’istituto di semeiotica chirurgica dell’università di Trieste, la Nemez mise a punto il metodo di linfodrenaggio AMDOS per la cura del braccio grosso, attualmente depositato e accreditato al Ministero della Salute».
Qual è stato il vostro percorso? «Preso atto della realtà esistente ed evidenziate le carenze strutturali, ci siamo attivate per fare in modo che quante più donne possibile si sottoponessero ai controlli senologici. Infatti l’anticipazione diagnostica è l’intervento più efficace nella lotta al tumore al seno e questo per la forte correlazione tra dato dimensionale della malattia e la probabilità di guarigione. Se diagnosticato tempestivamente e trattato correttamente il cancro è sconfitto nella quasi totalità dei casi».
Come vi siete organizzati per fare tutto questo? «Partecipando a corsi di formazione e convegni delle società scientifiche, perché al volontariato si chiede maggiore professionalità di quella che è richiesta al SSR».
Cosa fate sul territorio? «Nelle province di Napoli, Avellino e Salerno portiamo avanti il progetto Controlla la salute del tuo seno, dando una risposta con ambulatori di visita senologica a migliaia di donne e offrendo la diagnostica strumentale convenzionata a un costo sostenibile. E tutto ciò è stato possibile grazie a tanti volontari che hanno collaborato, ai medici e alle istituzioni che hanno sostenuto il nostro volontariato. Lo scorso 5 dicembre abbiamo partecipato in Senato a un incontro a sostegno dell’istituzione della Giornata Mondiale delle Metastatiche, già esistente negli Stati Uniti. In questa occasione ho incontrato la senatrice Bianconi che si è complimentata per l’onorificenza datami dal Presidente della Repubblica; insieme abbiamo ricordato che il nostro primo incontro fu con il prof. D’Aiuto al Pascale, quando lei iniziava a occuparsi del tumore al seno in Commissione Tomassini in Senato e io mi occupavo del territorio. È stato un momento di commozione per entrambe».
A Battipaglia dove svolgete la vostra attività? «Nel nostro territorio gli ambulatori sono stati possibili grazie alla disponibilità data dal Comitato di gestione del Centro sociale: lì abbiamo in fitto un piccolo locale, non del tutto adeguato alle nostre esigenze. Per questo motivo, approfitto del vostro giornale per rivolgere un appello alle istituzioni e ai privati per poter avere in comodato spazi idonei a garantire alle nostre assistite riabilitazione fisica e psicologica».
Nella foto: Bettina Basso (a sinistra) con la senatrice Bianconi