Luce sulle vie del mare

[di Stefania Battista]

L’attesa è stata lunga. Otto anni dall’insediamento e dalla promessa elettorale. Ma se si pensa che i residenti delle zone rurali attendevano l’illuminazione pubblica fin da quando erano sorti i primi insediamenti, negli anni ‘80, dopotutto non si può recriminare troppo. E vedere finalmente accendersi le luci su via Spineta (Strada provinciale 135 fino all’incrocio con la provinciale 8), sulla provinciale 312 (dalla rotatoria sulla Statale 18 fino a Santa Lucia), persino sulla litoranea (Strada provinciale 175) e poi in via Tufariello e in via Tempa delle Craste, è un’emozione, come ha affermato con un pizzico di enfasi la sindaca Cecilia Francese, che non ha molti paragoni in questa città. L’accensione dell’impianto è avvenuta, con tanto di benedizione e cerimonia pubblica, la sera del 21 maggio.

La rete, in realtà, non è ancora completa. Mancano alcune zone rurali, come via Fasanarella, e occorrerà porre rimedio a quelle che la stessa Amministrazione ha definito “criticità puntuali emerse a valle dei lavori”. Sostanzialmente le luci a led che offrono un notevole risparmio energetico danno però solo un fascio conico di piccola ampiezza che non si espande a illuminare le aree circostanti, facendo sì che per ottenere una strada ben illuminata sarebbero necessari il doppio, se non il triplo, dei lampioni, vanificando così le intenzioni di risparmio. E se per le strade provinciali e le zone rurali il paragone è tra il buio assoluto e la luce a led che fa perciò comunque un notevole effetto, per le vie cittadine l’impressione è, purtroppo, che il nuovo impianto sia più decorativo che funzionale. È probabile, dunque, che l’accenno alle “criticità puntuali emerse” sia dovuto proprio all’effetto “poco luminoso” del nuovo impianto. 

Tutti i lavori per la pubblica illuminazione sono stati finanziati con i fondi Pics, fondi regionali impiegati dal comune per diversi interventi per la cifra complessiva di 11 milioni, che però avrebbero dovuto essere terminati tutti entro il 31 dicembre 2023. Tanto che l’Amministrazione si era vista costretta a “rimodulare” gli interventi, eliminando dal programma ciò che obiettivamente non sarebbe stato possibile realizzare in tempo e scommettendo, invece, su progetti già pronti, come quello della pubblica illuminazione. 

A disposizione per completare l’illuminazione era stata programmata in origine la cifra di 1 milione e 600 mila euro, a cui poi erano stati aggiunti altri 3 milioni e mezzo per l’ampliamento del progetto alle zone non contemplate in precedenza. L’Amministrazione comunale, come ha spiegato l’assessore Pietro Cerullo, per far fronte ad eventuali imprevisti sull’erogazione dei fondi da parte della Regione, ha accantonato in bilancio la cifra di 1 milione e 200 mila euro. 

Un tesoretto cui si spera di non dover attingere anche perché potrebbe non essere sufficiente se si dovesse far fronte non solo al completamento dell’illuminazione nelle zone periferiche, ma anche ai lavori ancora in corso per la palestra delle scuole Fiorentino. 

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