Mare e depurazione, risponde la sindaca
Caro direttore,
ho letto l’intervento pubblicato sull’ultimo numero del suo giornale (nello spazio autogestito, a firma del movimento Battipaglia Radici e Valori) relativo alla situazione del mare a Battipaglia. Per amore di chiarezza e per informare correttamente i battipagliesi le chiedo di pubblicare questa mia precisazione.
Sul territorio di Battipaglia insistono due impianti di depurazione attivi: l’impianto in zona ASI dedicato in gran parte all’area industriale e parte di quella commerciale lungo la SS 18; e l’impianto di Tavernola, gestito dall’ASIS, che serve la parte della città a sud del Tusciano. Fino al 2016 l’impianto di Tavernola depurava circa 40 litri al secondo, oggi depura 130 litri al secondo, ma può arrivare a 200 litri al secondo.
A nord del Tusciano non c’è, e non c’è mai stato, il depuratore. I reflui di quella parte di Battipaglia e quelli degli altri comuni che si incontrano andando verso Salerno, oltre ai comuni dell’area dei Picentini, dovrebbero confluire in un collettore, in costruzione da anni, e arrivare al depuratore di Salerno.
I lavori per la realizzazione di questo collettore sono rimasti fermi per oltre un anno e mezzo (in attesa dell’autorizzazione di RFI ad attraversare la rete ferroviaria); io e l’assessore all’ambiente siamo intervenuti direttamente su RFI per determinare lo sblocco della situazione, ottenendo la ripresa dei lavori.
Per quanto riguarda la zona agricola e quella costiera, gli scarichi di entrambe devono confluire nel collettore che porta al depuratore di Coda di Volpe, nel territorio di Eboli, che per circa un decennio (fino ad un paio di anni fa) è stato utilizzato come sito di stoccaggio di rifiuti. Anche qui siamo intervenuti per fare sì che i lavori necessari a mettere in attività quell’impianto si avviassero.
I problemi degli eventuali scarichi nel Tusciano non dipendono dal cattivo funzionamento dall’impianto di depurazione di Tavernola, che pure va implementato (dall’ASIS) nella linea dei fanghi, ma da un intero bacino idrogeologico che comprende una vasta area a nord del Tusciano e verso l’interno sprovvista di depurazione, i cui reflui confluiscono nel nostro fiume. Attraverso, ad esempio, il Vallemonio, affluente del Tusciano, nel quale vengono immessi i reflui non depurati provenienti da Bellizzi, Macchia, e parte di Montecorvino; a questi si aggiungono gli scarichi dei reflui oleari provenienti da aree a monte del corso del Tusciano che il Comune di Battipaglia ha più volte denunciato.
L’amministrazione comunale, pur non avendo competenze dirette sulla realizzazione degli interventi descritti, ha posto e continuerà a porre la massima attenzione alle opere fognarie ricordate, premendo sugli enti responsabili affinché i lavori giungano a conclusione nel più breve tempo possibile.
Per quanto di competenza, ed al fine di favorire un maggior controllo del territorio, l’amministrazione da me guidata sta approntando una convenzione specifica, con una società di indubbia esperienza nel settore, per una campagna di controllo e verifica di tutti gli scarichi industriali autorizzati o meno, al fine di garantire la massima tutela delle acque sia superficiali che sotterranee.
Infine per quanto attiene i dati ARPAC di recente pubblicazione, bisogna considerare che gli scarichi del fiume Tusciano sono da ascrivere all’intero bacino sotteso alla foce e non ad un unico punto di scarico. In ogni caso dei 4 punti di prelievo lungo la nostra costa solo quello prossimo alla foce del Tusciano ha dato come esito “non balneabile”.
Va però ricordato, per amore di verità, che chi oggi grida allo scandalo perché le acque alla foce del Tusciano non risultano balneabili, dovrebbe ricordare che grazie agli interventi sul depuratore di Tavernola la cui capacità , come detto , è più che raddoppiata dal 2016, e agli interventi e ai controlli sul tratto del Tusciano che scorre nel territorio battipagliese, si è fatto sì che non fosse più l’intero nostro litorale ad essere non balneabile, come è stato per circa un decennio, ma solo l’area della foce. Molto è stato fatto in questi anni. Molto resta da fare. Alta resta l’attenzione e massimo l’impegno mio e dell’amministrazione comunale.
Cecilia Francese
sindaca di Battipaglia
6 maggio 2023 – © riproduzione riservata