Mia sorella
[di Elvira Buonocore]
Che dire di Isa? Che è nata bella? Che ha preso il mio posto di cocca di mamma? Che le ho fatto da piccola mamma? (…) Da ragazza aveva stuoli di corteggiatori, poi si è sposata e ha partorito un bellissimo bambino, Giuseppe. Tre anni dopo arriva il secondo figlio, questa volta è una bambina!
Sesto mese di gravidanza… un brutto giorno sviene. Inizia il calvario delle visite, fino a quando l’oculista Prota individua un problema grave, confermato da una successiva risonanza magnetica. La diagnosi è un tumore al cervello. Comincia una corsa contro il tempo, si girano vari ospedali, fino ad arrivare al San Raffaele di Milano. Le viene consigliato di abortire, solo così potrà curarsi al meglio. Ma Isabella non ci sta! Decide di portare avanti la gravidanza, mi dice: “Muoio io, nasce mia figlia”.
Subisce un primo intervento con la figlia in grembo, un’operazione per evitarle la cecità. Subito dopo, il cesareo per dare alla luce Mariapia, una bimba bellissima. Ma il quadro clinico si complica, arriva una meningite. E poi le terapie, devastanti: radioterapia e chemio. Come se non bastasse “perde” la sua famiglia. Ma c’è la fede a sostenerla, impara a pregare, ci insegna a pregare e a confidare in Dio. Tra alti e bassi trascorrono gli anni, sempre accudita da nostra madre, una donna solare e fantastica.
Ma il giorno della separazione arriva, nostra madre ci lascia per sempre. Inizia il declino psicologico e fisico, una depressione profonda, le prime cadute. Parla “telepaticamente” col figlio Giuseppe, prepara regali per lui, si strugge d’amore nell’attesa.
Siamo all’ultimo atto: dopo diverse cadute (per fortuna senza conseguenze), decido di farle fare un ciclo di terapie in un’accreditata struttura. Dopo qualche giorno mia sorella comincia a peggiorare, diventa una specie di “rottame”. Sta sempre peggio! Quando vado a trovarla mi sembra un burattino rotto. Un giorno, poco prima della fine, trova le forze per dirmi: “Elvira, ho una gioia nel cuore: Dio”.
In quel momento ho capito che Isa era una persona speciale, bella fuori, bellissima dentro. Sorella mia, grazie per esserci stata per me.
Mi manchi.
Elvira Buonocore

28 febbraio 2025 – © riproduzione riservata


