Minority stress

Il  minority stress  è un malessere che può interessare le persone che, per motivi di diversa natura (etnica, politica, culturale, religiosa o sessuale), vengono discriminate. Lo stress a cui ognuno di noi può essere sottoposto nel corso della vita è determinato da situazioni particolari, emotive o fisiche (un esame scolastico, un cambio di lavoro o di ruolo, un evento inaspettato).
Lo stress legato all’appartenenza ad una minoranza va oltre il semplice evento concreto e fa riferimento alle discriminazioni e ai pregiudizi cui sono soggette alcune categorie di persone che, per fattori socio-culturali, vengono ritenute diverse. Il  minority stress può essere inteso come omofobia interiorizzata, stigma percepito, o derivare da esperienze di discriminazione e da violenze subite con esiti traumatici cronicizzati.
L’omofobia interiorizzata si riferisce all’interiorizzazione, da parte delle stesse persone omosessuali, del pregiudizio verso l’omosessualità, che le conduce a rifiutare il proprio orientamento sessuale, negandolo fino a provarne avversione. Per quanto concerne lo stigma percepito, possiamo dire che, tanto più sarà forte la percezione del rifiuto sociale, tanto più alto sarà il livello di stress che conduce l’individuo a mantenere alta l’attenzione nei confronti dell’ambiente circostante, sia al fine di evitare di essere discriminato, sia per potersi difendere qualora ciò accadesse. Il disturbo può essere inteso come la reazione di queste persone allo stress continuo di difendersi dall’ambiente da cui si sentono persistentemente minacciate. Il minority stress è uno dei principali fattori causa di disagio, deriva dall’esperienza soggettiva di pregiudizi, aspettative di rifiuto da parte del prossimo, dal nascondere la propria identità sessuale per compiacere l’altro, nonché dall’omofobia interiorizzata. La prevalenza del malessere psicologico nelle persone LGBT è da far risalire proprio al minority stress. Le strategie di coping e il sostegno sociale sono fattori protettivi nei confronti del disagio psicologico delle persone LGBT. Sperimentare modalità differenti di fronteggiare il minority stress e avere a disposizione dei facilitatori sociali (gruppi di amici etero solidali, associazioni, ecc.) hanno un beneficio sul benessere psicologico e aiutano a superare gli effetti dello stigma. Una difficoltà importante risiede nell’approcciarsi a queste risorse sociali, poiché per fare ciò l’individuo deve, in un certo senso, acconsentire ad essere riconosciuto come omosessuale, superando dentro di sé un primo potenziale ostacolo, quello di accettarsi. Una corretta e capillare divulgazione di informazioni volte ad attenuare il pregiudizio e lo stigma sociale, possono essere opportune per contrastare l’omofobia e promuovere il benessere sociale.
Grazie alla sensibilità e alla professionalità dell’avvocato Lina Mastia e alla sua equipe di professionisti nasce a Battipaglia l’associazione Io come Te, antidiscriminazione a difesa dei diritti LGBT che si adopera per il contrasto del bullismo omofobico e la tutela LGBT, fornendo supporto psicologico, legale, fiscale e medico.

24 febbraio 2017 – © Riproduzione riservata
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